Da Apple a Disney e Jp Morgan, boom di occupazione e salari grazie alla riforma fiscale
Aumento salari, concessione di bonus, boom di occupazione e investimenti. Sono alcuni degli effetti sulle aziende, con ricadute importanti sull’economia reale, della riforma fiscale degli Stati Uniti, approvata dall’amministrazione Trump a fine 2017 e che entrerà in vigore quest’anno. Riforma che, attraverso gli importanti tagli alle tasse e le misure previste per agevolare il rimpatrio dei profitti che le aziende Usa realizzano all’estero, vuole mettere al primo posto l’America. In linea con il motto del presidente: “America First”, per l’appunto. Alcune tra le maggiori aziende americane, dal calibro di Apple, Jp Morgan e Walt Disney, hanno annunciato in questo inizio 2018 importanti iniziative.
I dipendenti di Disney riceveranno un bonus di 1.000 dollari
L’ultimo annuncio è arrivato ieri sera dalla Walt Disney. Il colosso Usa ha fatto sapere che più di 125.000 suoi dipendenti riceveranno un bonus straordinario di 1.000 dollari in busta paga. Il bonus sarà erogato a tutti i dipendenti che lavorino presso Disney da prima del 1° gennaio, sia full-time che part-time. Chi ne avrà diritto riceverà il bonus in due rate; una a marzo e l’altra a settembre. Dal bonus sono esenti i dipendenti che occupano posizioni dirigenziali. Disney ha reso noto anche che investirà 50 milioni in un programma di formazione rivolto ai nuovi dipendenti.
Jp Morgan investirà 20 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni
Un’altra iniziativa legata agli effetti della recente riforma fiscale di Trump è stata lanciata da Jp Morgan. Il gigante bancario ha approvato un investimento non indifferente, da 20 miliardi di dollari, da spalmare nei prossimi cinque anni per dipendenti e piccole aziende localizzati negli Stati Uniti, oltre che per lo sviluppo del gruppo sul territorio americano. Così a partire dal prossimo 25 febbraio 22.000 suoi impiegati a tempo pieno e part-time in più di 100 città Usa vedranno aumentare i propri stipendi in media del 10% a 15-18 dollari all’ora. Non solo. L’istituto prevede di assumere circa 3.000 persone nei prossimi cinque anni, grazie all’apertura di 400 nuove filiali, oltre che 500 nuovi banchieri dedicati al sostegno delle aziende locali, per cui verranno dedicati 4 miliardi di dollari in più.
20.000 nuovi posti di lavoro in Usa per Apple
Ambiziosi progetti post riforma fiscale anche per Apple. Il gruppo di Cupertino ha fatto sapere che creerà 20.000 nuovi posti di lavoro in America attraverso nuove assunzioni presso i suoi campus esistenti. Ma non è tutto. Previsto anche un contributo complessivo all’economia a stelle e strisce pari a ben 350 miliardi di dollari nel corso dei prossimi cinque anni. E ancora, la costruzione di un nuovo campus. La sua ulteriore espansione, ha precisato Apple, avverrà attraverso investimenti per un valore superiore ai 30 miliardi in spese in conto capitale negli Stati Uniti.