Dopo Huawei il nuovo nemico cinese di Trump si chiama TikTok: mosse per mettere al bando l’APP
Amministrazione Usa sempre più agguerrita contro la Cina, rea ai suoi occhi di aver contagiato il mondo intero con il coronavirus e ora, anche, pronta a condizionare con i suoi social media l’esito delle elezioni presidenziali.
Dopo Huawei e ZTE – quest’ultima definita ‘un pericolo per la sicurezza nazionale’ americana – Trump & Co se la prendono espressamente con la APP TikTok, che ora vogliono mettere al bando. A dirlo è stato lo stesso segretario di Stato Usa Mike Pompeo, confermando in un’intervista rilasciata alla Fox News di star valutando questa opzione “molto seriamente”.
“Riguardo alle APP cinesi che sono presenti nei cellulari della gente, vi posso assicurare che gli Stati Uniti sistemeranno anche questa faccenda”. E, ironicamente, su TikTok: “Dovete solo scaricare questa APP se volete che le vostre informazioni private finiscano nella mani del Partito comunista cinese”.
Così, dal canto suo, ha risposto un portavoce del gruppo cinese, a seguito delle dichiarazioni di Pompeo:
“TikTok è gestita da un ceo americano, ha centinaia di dipendenti ed è leader chiave nei settori della sicurezza e dei prodotti, qui negli Stati Uniti. La nostra priorità più alta è di promuovere un’esperienza, nell’uso della APP, che sia sicura e affidabile per i nostri utenti. Non abbiamo mai consegnato i dati dei nostri utenti al governo cinese, e non lo faremmo neanche se ci venisse chiesto di farlo”.
Eppure Trump e Pompeo non sono certo gli unici a guardare con sospetto a questa APP, che è controllata dalla start-up ByteDance che ha sede a Pechino. Molti politici americani hanno accusato il gruppo di rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale proprio per i legami con la Cina. Il timore è che TikTok possa essere costretta a “sostenere e cooperare con i servizi segreti controllati dal Partito comunista cinese”.
Eppure, proprio per mostrare la sua indipendenza dal controllo di Pechino, TikTok ha deciso di ritirare l’APP da Hong Kong a seguito dell’approvazione, da parte della Cina, della controversa legge nazionale con cui Pechino ha assogettato ulteriormente al suo potere la città stato, scatenando critiche da tutto il mondo.
“Alla luce degli ultimi eventi, abbiamo deciso di fermare le operazioni dell’App TikTok a Hong Kong”, ha riferito alla Cnbc un portavoce del gruppo.
C’è da dire infine che, a dispetto di quanto stiano cercando di fare Trump & Co, la popolarità di questa APP continua a crescere nei paesi occidentali tanto che, secondo gli analisti di Sensor Tower, è stata scaricata 315 milioni di volte nei primi tre mesi di quest’anno: nessun’altra APP nella storia era stata interessata da tanti download a livello trimestrale.