Elezioni Spagna: PSOE di Sanchez cresce, ma non ha maggioranza. Estrema destra VOX entra in Parlamento
Le elezioni spagnole hanno confermato il successo del partito PSOE dell’ex premier socialista Pedro Sanchez, che si è aggiudicato 123 seggi su un totale di 350. Un successo notevole, se si considera che il PSOE aveva ottenuto 85 seggi nelle ultime elezioni del 2016. Si tratta tuttavia di un numero ben inferiore a quei 176 seggi che sono necessari per conquistare la maggioranza in Parlamento.
Di conseguenza, imperativo per Sanchez sarà trovare un’alleanza con altri partiti. Sicuramente Sanchez non potrà formare un governo soltanto con la sinistra di Podemos, visto che il partito ha ottenuto soltanto 42 seggi che, insieme ai 123 seggi del PSOE, è un numero ancora non sufficiente per la formazione di un governo.
Storico è l’ingresso in Parlamento, per la prima volta dalla fine della dittatura di Francisco Franco nel 1975, del partito di estrema destra VOX, che ha ottenuto 24 seggi.
Oltre all’ingresso di VOX in Parlamento, altro fattore storico è stato il tracollo dei popolari, ovvero del PP dell’ex premier Mariano Rajoy, che vedrà la propria presenza in Parlamento dimezzata: appena 66 seggi aggiudicati, rispetto ai 137 delle elezioni spagnole del 2016.
Il partito di centro-destra di Ciudadanos ha ottenuto invece 57 seggi.
Considerando che sono necessari almeno 176 seggi su un totale di 350, la situazione politica spagnola si conferma decisamente incerta.
Così commenta l’esito del voto (quando è stato scrutinato il 98% delle schede, secondo quanto riporta la Cnn) Jose Torreblanca, analista dello European Council on Foreign Relations. Parlando ai microfoni dell’emittente americana, Torreblanca sottolinea che i vincitori del voto sono il PSOE di Sanchez e i Ciudadanos. Il PP, ovvero il partito popolare, ha sofferto invece “una disfatta totale”, con “la destra divisa che ha commesso un suicidio”.
Così Michael Hewson, chief market analyst presso CMC Markets UK: “I mercati europei hanno aperto in maniera piuttosto tranquilla, con la massima attenzione sul mercato spagnolo dopo le elezioni del fine settimana, nelle quali il partito socialista di Pedro Sanchez ha guadagnato il 28% dei voti e che ha comportato un brusco calo dell’IBEX. Non avendo raggiunto la maggioranza, vi è la preoccupazione che qualsiasi alleanza che Sanchez sarà in grado di mettere insieme possa avere un un atteggiamento anti-business. Qualsiasi alleanza elettorale è ancora lontana, data la vicinanza delle elezioni europee, tuttavia è un nuovo fattore che gli investitori dovranno valutare nel momento in cui devono investire nei mercati europei”.
Antonio Garcia, economista presso Barclays ritiene che il risultato più probabile delle elezioni spagnole sia un governo di sinistra o di orientamento di sinistra. Ma “se le trattative per una coalizione di sinistra dovessero fallire, un esito più favorevole per i mercati (ma meno probabile) sarebbe una coalizione tra il PSOE e i Ciudadanos”.
Garcia avverte, in ogni caso: “Non aspettatevi la formazione di un nuovo governo prima di giugno/luglio, a causa delle elezioni europee che si svolgeranno a maggio”.