Eurozona: Brexit, guerra commerciale, ma anche volatilità mercati minano prospettive economiche 2019
La crescita economica dell’Eurozona rallenta. È questa l’indicazione contenuta nell’ultimo outlook sulla zona euro pubblicato oggi da Istat (Italia), Ifo (Germania) e Kof (Svizzera). Secondo le stime elaborate dai tre istituti di statistica, l’economia dell’area euro è prevista crescere a ritmi moderati e costanti, a +0,3%, nell’orizzonte dei tre trimestri di previsione (ovvero il quarto trimestre 2018 e i primi due trimestri del 2019) supportata dai miglioramenti della domanda interna.
Nel terzo trimestre, si legge nel rapporto, il Pil dell’area dell’euro è aumentato in misura inferiore rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +0,2% e +0,4%). Tra le cause del rallentamento le flessioni registrate in Germania (-0,2%) e Italia (-0,1%). Per l’economia tedesca la contrazione è principalmente riconducibile in parte al calo temporaneo della produzione nell’industria automobilistica tedesca, che ha avuto un effetto sul contributo negativo della domanda estera sulla crescita dell’area euro, mentre per quella tricolore la domanda interna ha registrato flessioni in tutte le sue componenti.
L’inflazione totale si mantiene intorno alla soglia del 2% nell’ultimo trimestre del 2018 per poi scendere in misura contenuta nei trimestri successivi. Sul capitolo inflazione nel report odierno i tre istituti ricordano la decisione della Banca centrale europea (Bce) di mantenere invariati i tassi di interesse interrompendo, come annunciato, il programma di acquisto di attività finanziarie nel dicembre 2018. “La decisione è stata già scontata dai mercati e si prevede un impatto trascurabile sull’inflazione nei prossimi mesi – rimarcano -. Allo stesso tempo, il recente calo dei prezzi del petrolio fornirà un contributo negativo all’andamento dell’inflazione“.
I rischi
L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da possibili revisioni al ribasso a causa delle incertezze legate a fattori globali sia economici sia politici, indicano i tre istituti. In particolare, nell’economic outlook dell’Eurozona, gli esperti di Istat, Kof e Ifo sottolineano che “i rischi per le previsioni dell’economia dell’area euro hanno un orientamento negativo”. Le incertezze legate a fattori politici come la Brexit, le dispute sui dazi commerciali, la vulnerabilità nei mercati emergenti e volatilità dei mercati finanziari minacciano le prospettive economiche e finanziarie per il 2019. E aggiungono che “in questo scenario l’impatto della normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti sull’economia mondiale è ancora difficile da stimare”.