Fed alza tassi, terza e ultima stretta del 2017. Nella sua ultima conferenza stampa Yellen boccia il Bitcoin
Come ampiamente scontato dai mercati, la Federal Reserve ha annunciato un rialzo dei tassi al nuovo target compreso tra l’1,25% e l’1,5%. A sorpresa, e sulla scia del rialzo dei tassi annunciato dalla Federal Reserve, la banca centrale della Cina People’s Bank of China ha alzato anch’essa il costo del denaro.
In particolare, in Cina, è stato aumentato di cinque punti base sia il costo delle operazioni pronti contro termine (reverse repo) a 7 giorni che quello a 28 giorni. Il costo dei finanziamenti tramite Mlf (meccanismo di finanziamento a medio termine) è stato anch’esso alzato di cinque punti base, con il tasso ad un anno avanzato al 3,25%.
Stretta sui tassi anche dall’Hong Kong Monetary Authority, che ha annunciato di aver alzato il tasso di riferimento di 25 punti base, all’1,75%.
Tornando alla Fed, la stretta monetaria è la terza e ultima del 2017, ed è stata pari, come negli altri casi, a un quarto di punto percentuale.
La banca centrale americana ha anche rivisto al rialzo l’outlook sul Pil Usa, che prevede ora in crescita del 2,1% e del 2% nel 2019 e nel 2020, rispetto al +2% e +1,8% attesi tre mesi fa.
Tagliato inoltre, a conferma della solidità dei fondamentali economici, il target sulla disoccupazione dei prossimi anni, ed è stato aumentato l’outlook sull’inflazione del 2018, dall’1,6% precedente all’1,7%.
Si tratta di un valore comunque inferiore al target della banca centrale, pari al 2%, che non dovrebbe essere raggiunto, secondo le previsioni della Fed, prima del 2019.
Tale fattore, unito al fatto che, a dispetto della revisione al rialzo del PIl, la crescita dell’economia Usa è attesa in decelerazione rispetto al ritmo del 3% degli ultimi dati, porta gli operatori di mercato a interrogarsi su quante saranno le strette monetarie nel corso del prossimo anno.
L’incertezza sulle prossime mosse si è rispecchiata sui mercati, con i tassi sui Treasuries Usa a 10 anni e il dollaro che sono entrambi scesi dopo l’annuncio della banca centrale Usa.
La Fed ha confermato anche l’intenzione di ridurre il suo bilancio con smobilizzi da $20 miliardi al mese, dai precedenti $10 miliardi. Lasciate invariate le attese sui rialzi dei tassi del 2018, che saranno tre, secondo la Banca centrale Usa.
In quella che è stata la sua ultima conferenza stampa nelle vesti di numero uno della Fed, Yellen ha affrontato anche il tema delle criptovalute, definendo il Bitcoin un asset altamente speculativo.
“Il Bitcoin, in questo momento, riveste un ruolo molto limitato nel sistema dei pagamenti. Non è una fonte stabile di valore e non rappresenta una offerta legale. E’ un asset altamente speculativo”.
Il numero uno della Fed, che cederà la sua poltrona a Jerome Powell all’inizio dell’anno prossimo, ha anche tenuto a precisare che la Banca centrale Usa non ha alcuna intenzione di creare una propria moneta digitale, almeno nel breve periodo.
Attesa a questo punto per oggi la riunione del Consiglio direttivo della Bce e la conferenza stampa di Mario Draghi, che seguirà l’annuncio dei tassi.
Draghi dovrebbe confermare che il valore degli acquisti che effettua attraverso il piano di Quantitative easing sarà dimezzato a partire dal prossimo anno, dagli attuali 60 miliardi, a 30 miliardi di euro.