Fed taglia tassi in emergenza. Borse non esultano, l’oro sì. Bce scalda motori
Mentre il G7 si è limitato ad un impegno generale per smorzare gli effetti negativi sull’economia e sui mercati del coronavirus, senza nessuna azione concreta, a passare ai fatti è la Federal Reserve. La banca centrale americana ha deciso all’unanimità di tagliare i tassi d’interesse di mezzo punto, all’1-1,25%.
La mossa fuori dagli schemi della FED, non succedeva dal 2008
Una mossa a sorpresa quella della FED che ha come obiettivo sostenere l’economia in un momento di grave difficoltà derivante dalla diffusione a livello globale del coronavirus. I fondamentali dell’economia statunitense rimangono forti, si legge nel comunicato della banca centrale, tuttavia, il coronavirus comporta rischi in evoluzione per l’attività economica. Alla luce di questi rischi e a sostegno del raggiungimento dei suoi obiettivi di massima occupazione e di stabilità dei prezzi, il Federal Open Market Committee ha deciso all’unanimità di tagliare il costo del denaro di 50 punti base portando il tasso di riferimento dei Fed Funds all’1,25%. Il Comitato, continua la nota, segue da vicino gli sviluppi e le loro implicazioni per le prospettive economiche e utilizzerà i suoi strumenti e agirà in modo adeguato per sostenere l’economia.
Si tratta del primo taglio deciso al di fuori delle riunioni programmate dalla Fed dalla crisi finanziaria del 2008. I futures sui fed funds anticipavano un taglio dei tassi di 50 punti base nella riunione di marzo e di 100 punti base, in tutto, nel 2020. Secondo gli economisti di JP Morgan, che si sono espressi prima del taglio deciso oggi, la Federal Reserve di Jerome Powell potrebbe stupire portando i tassi a zero entro la fine dell’estate, nel caso in cui i timori sul coronavirus dovessero persistere. “Prevediamo ulteriori tagli entro la fine del secondo trimestre”, avverte James Knightley, chief international economist di Ing.
Una mossa quella della banca centrale americana che potrebbe far presagire un’ondata di allentamento monetario da parte di altre banche centrali in tutto il mondo. Il taglio in ogni caso segna un netto cambiamento per Powell e i suoi colleghi che in precedenza non avevano previsto alcuna variazione dei tassi nel corso del 2020. Solo la scorsa settimana alcuni funzionari, tra cui il vicepresidente Richard Clarida, avevano dichiarato di ritenere che fosse troppo presto per rispondere all’emergenza coronavirus ma si erano impegnati a monitorare la situazione, sostenendo che la politica monetaria era già allentata e che i fondamentali dell’economia erano forti, con un tasso di disoccupazione vicino al minimo storico di 50 anni. Ma nel frattempo il numero di contagi da Covid-19 sono aumentati in tutto il mondo negli ultimi giorni e anche gli Stati Uniti hanno riportato la prima vittima. Da qui i trader hanno iniziato a scommettere sul fatto che la Fed sarebbe intervenuta per rafforzare la fiducia e mantenere il flusso del credito. E oggi è successo.
La reazione nervosa di Wall Street
Wall Street ha inizialmente reagito positivamente all’annuncio per poi sgonfiarsi (-0,9% Dow Jones e -0,79% lo S&P 500), i rendimenti del Treasury sono calati, il dollaro USA è ulteriormente sceso e l’oro si è mosso verso l’alto (+3% a 1.640 $). In mattinata, il G7 aveva dichiarato di essere pronto ad agire secondo le necessità, anche con misure fiscali, fattore che non ha entusiasmato i mercati. E adesso? “Riteniamo che anche altre Banche centrali taglieranno i tassi o inietteranno liquidità, apportando ulteriore sostegno ai mercati. In linea generale, detto questo, riteniamo che i rischi negativi permangano, poiché l’epidemia è ancora in fase di diffusione e i timori relativi alla crescita potrebbero persistere”, commenta a caldo Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis IM Solutions.
Adesso focus sulla Bce
La Bce in particolare si riunitrà giovedì 12 marzo. Il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto oggi che l’epidemia di coronavirus è in rapido sviluppo, e crea rischi per le prospettive economiche e il funzionamento dei mercati finanziari. In questo scenario la Lagarde assicura che la “Bce sta monitorando da vicino gli sviluppi e le implicazioni per l’economia, l’inflazione a medio termine e la trasmissione alla politica monetaria. Siamo pronti ad adottare misure appropriate e mirate, se necessario e commisurate ai rischi sottostanti”.