Fed tutto e subito, Goldman e JPM indicano tassi zero. Piazza Affari torna a respirare
L’allarme rosso per il diffondersi del coronavirus ha provocato ieri la peggior seduta dal 1987 per Wall Street. I mercati sono stati delusi dalle mosse della Bce, che con le incaute parole della Lagarde sul fronte spread ha provocato anche la caduta di BTP & co.
Il panico sui mercati porterà la Federal Reserve ad agire nuovamente. La cassetta degli attrezzi della banca centrale Usa vede al suo interno ancora molte munizioni da mettere in gioco e gli analisti si aspettano che la Fed sia aggressiva al massimo in questa fase al fine di evitare una possibile recessione economica.
Tassi zero subito
Le previsioni dopo la bufera di ieri sono di un taglio rapido del tasso di interesse allo zero per cento, che corrisponde con una sforbiciata di 100 punti base rispetto ai livelli a cui sono attualmente. La Fed aveva annunciato un taglio di mezzo punto percentuale di emergenza il 3 marzo e si prevede che abbasserà nuovamente i tassi di interesse nel corso della sua riunione in programma il 17-18 marzo.
Michael Feroli, capo economista USA presso JP Morgan Chase, pensa che la Fed taglierà a zero nei prossimi giorni, forse anche prima della riunione del 17-18 marzo.
Dello stesso avviso Goldman Sachs che in un report sottolinea come alla luce della continua crescita dei casi di coronavirus negli Stati Uniti e nel mondo, e con il conseguente forte ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie e aumento dei rischi per l’economia prospettiva, ora prevede che il FOMC taglierà il tasso sui fondi di 100 pb il 18 marzo. Il costo del denaro tornerà così repentinamente allo 0-0,25%, stesso livello a cui era stato portato durante la crisi finanziaria 2008-2009.
Mercati sperano, tentativo di rimbalzo nel day after
Queste attese fanno sperare i mecati con i futures su Wall Street che segnano rialzi nel’ordine del 3% dopo il tracollo di quasi il 10% di ieri, peggior seduta dal Black Monday del 1987. Anche Piazza Affari prova a rialzare la testa dopo il calo record dell’indice Ftse Mib che ha lasciato sul parterre quasi 17 punti percentuali. Dopo la prima mezz’ora di contrattazioni l’indice guida di Piazza Affari segna oltre +4% a quota 15.550 punti. Si mantiene invece molto alto lo spread Btp-Bund in area 260 pb, sui massimi da inizio giugno con livello dei tassi ai top da inizio luglio.
Intanto ieri la Consob ha deciso di vietare per la seduta di oggi le vendite allo scoperto per 85 titoli, compresi quelli di tutte le big. Il divieto vale per tutta la seduta di oggi.
Tra i singoli titoli spicca il balzo di Leonardo (+5,6%) dopo i conti 2019 arrivati ieri sera. Il titolo del colosso della Difesa era stato tra i peggiori ieri con un calo record del 22%.
I migliori al momento sono le utility con Snam a oltre +8%. In volata anche Enel che segna +7,11% a 5,6 euro (ieri il titolo ha chiuso a quasi -20%).