Fenomeno Ripple: vademecum per acquistare la criptovaluta da +35.000% nel 2017. Mentre Bce chiede IVA su Bitcoin
A dispetto di chi sta iniziando ad affilare le armi contro il mondo delle criptovalute – Corea del Sud in primis – e di chi invece sembra snobbarle del tutto, almeno in apparenza, – come le banche centrali – l’interesse per le monete digitali continua a crescere. E, se inizialmente l’oggetto del desiderio si chiamava Bitcoin, ora sono sempre di più i potenziali acquirenti di Ripple.
Non per niente, i prezzi della moneta digitale sono volati del 35.500% a $2,30 nelle contrattazioni dello scorso anno, piazzandosi al secondo posto per valore di mercato, dietro il rivale Bitcoin.
Il boom è tale da far impallidire chi ricorda come il Bitcoin sia balzato di +1.900%, sempre nel corso del 2017. Ieri il Ripple è avanzato del 2% attorno a $2,44, portando la capitalizzazione a $94,65 miliardi.
Soltanto qualche mese fa, il Ripple – che ora vale più di due dollari – aveva un valore di appena 20 centesimi.
La domanda che si fa sempre più diffusa tra gli interessati è la seguente: cosa si deve fare per acquistare il Ripple?
La questione viene affrontata da un articolo pubblicato su Cnbc, che ricorda come la moneta sia lievemente diversa rispetto alle altre criptovalute, in quanto è stata creata da una società privata, che tuttora è il principale detentore dell’asset.
Acquistare il Ripple non è dunque facile come acquistare il Bitcoin o altre criptovalute popolari, visto che la valuta digitale non è disponibile in alcune applicazioni popolari, come quella di Coinbase.
Cosa fare, dunque? L’articolo consiglia di andare intanto sulla piattaforma di scambio Bitsane e di iscriversi aprendo un account.
“Aprire un account è semplice, e nella pagina principale troverete tutte le informazioni relative ai prezzi attuali per fare trading tra le varie criptovalute. La pagina vi consente anche di inviare e ricevere monete da altre applicazioni, come quella di Coinbase. A questo punto, sarà necessario – per acquistare il Ripple – acquistare prima un’altra moneta digitale: o il Bitcoin o l’Ethereum.
“Questo step è seccante, ma sfortunatamente rappresenta il modo più veloce per andare avanti – continua l’articolo – Io ho utilizzato Coinbase per acquustare l’Ethereum e il Bitcoin. E’ facile da usare e gli acquisti possono essere effettuati in dollari, sia attraverso un conto bancario collegato che attraverso una carta di debito”.
Nel caso specifico, il potenziale investitore acquista Ethereum per un valore di 200 dollari.
A quel punto, sarà necessario trasferire l’Ethereum acquistato da Coinbase nella piattaforma Bitsane, in modo da poter acquistare il Ripple. Di seguito, la procedura, passo per passo.
- Cliccare “Balances” nella pagina di Bitsane, in alto.
- Nella riga dedicata all’Ethereum, selezionare “Deposit”.
- A quel punto la pagina genererà un link ad hoc, che dovrà essere copiato.
- Aprire Coinbase sul proprio smartphone o computer.
- Andare su “Accounts” e successivamente su “ETH wallet” (portafoglio Ethereum).
- Premere sull’icona “Send” in alto, a destra (l’icona rappresenta un aereo di carta)
- Scegliere l’ammontare che si desidera inviare. In questo esempio, si inviano Etherem per un valore di 100 dollari.
- Inserire il link copiato da Bitsane.
- Premere “Send”.
- A questo punto si paga una commissione – nel caso specifico 36 centesimi – che consente di entrare nel proprio account Bitsane entro i 30 minuti successivi.
- Una volta entrati nel proprio account Bitsane, sarà possibile acquistare il Ripple.
- In alto nella pagina, selezionare XRP/ETH exchange (cambio tra Ripple ed Ethereum). Questa operazione consentirà di acquistare il Ripple con l’Ethereum, e mostra gli ordini di acquisto (bids), di vendita (asks) e le operazioni di trading che stanno avvenendo in quel momento.
- Scegliere la quantità che si desidera acquistare. Selezionare “market” e poi scegliere la dimensione del proprio ordine (quante monete Ripple si desidera acquistare).
- A questo punto, la quantità di Ripple acquistata comparirà sotto la voce “Balances”.
Intanto, un nuovo affondo contro il Bitcoin arriva direttamente dalla Bce, in particolare dal membro del Consiglio direttivo Ewald Nowotny, che parla della necessità di applicare l’Iva sul Bitcoin, “visto che non si tratta di una valuta”.
In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, il numero uno della Banca centrale austriaca ha chiaramente detto che è necessario anche sconfiggere l’anonimato della moneta digitale.
“Bisogna applicare quella che è la regola base che disciplina ogni transazione finanziaria: ovvero che, chiunque sia coinvolto (nella transazione), riveli la propria identità”, ha detto Nowotny. Aggiungendo: “è necessaria una imposta sul valore aggiunto da applicare al Bitcoin, visto che non è una valuta”.
Ancora:
“Non è ammissibile che abbiano appena deciso di smettere di stampare le banconote da 500 euro per combattere il riciclaggio di denaro sporco, applicando regole severe per ogni ente di risparmio, per vedere poi persone che riciclano il denaro sporco in tutto il mondo, allegramente, attraverso il Bitcoin”.