Fmi: Italia ancora debole, riviste al ribasso stime crescita ma è tutta l’economia globale in affanno
Dopo una forte crescita nel 2017 e all’inizio del 2018, l’attività economica globale ha rallentato e questo a causa di una confluenza di fattori che si sono abbattuti sulle principali economie mondiali. Da qui il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le sue stime di crescita nel consueto Outlook sull’economia globale, diffuso stamattina a Washington. Tra i fattori che pesano sulla crescita l’aumento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. L’economia dell’area dell’euro ha perso più slancio di quanto previsto, poiché la fiducia dei consumatori e delle imprese si è indebolita e la produzione di automobili in Germania è stata interrotta dall’introduzione di nuove norme sulle emissioni. In Italia gli investimenti sono diminuiti con l’allargamento degli spread sovrani e la domanda esterna, in particolare dall’Asia emergente, si è attenuata. Guardando altrove, i disastri naturali danneggiano l’attività in Giappone e le tensioni commerciali hanno sempre più penalizzato la fiducia delle imprese e, quindi, il sentiment dei mercati finanziari è peggiorato.
Italia zavorra della zona euro
Fari puntati sull’Italia la cui economia costituisce una zavorra per la zona euro. Proprio per il nostro paese, l’Fmi difatti stima una crescita dello 0,1%, contro lo 0,6% calcolato a gennaio e l’1% di ottobre 2018. Il deficit/Pil nell’anno in corso dovrebbe attestarsi al 2,7% contro l’1,7% calcolato in autunno mentre il debito salirà al 133,4% del Pil. L’Italia, sostiene l’istituto guidato da Christine Lagarde, sconta una debole domanda interna e un calo degli investimenti che sommati al calo della fiducia di consumatori e imprese, alle incertezze della Brexit e alla crisi dell’auto tedesca stanno affannando l’economia della zona euro. Nell’Area euro corre di piu’ Malta (+5,2% atteso nel 2019), seguita dall’Irlanda (+4,1%) e poi da Slovacchia (+3,7%), Cipro (3,5%) e Slovenia (+3,4%). La Spagna rallenta ma secondo il Fondo crescera’ quest’anno del 2,1% (e non del 2,2% come atteso a gennaio) e la Francia dell’1,3% (anziche dell’1,5% previsto a inizio anno
Crescita globale rallenta
La crescita nell’Eurozona, continua l’Fmi, rallenterà dall’1,8% del 2018 all’1,3% quest’anno, 0,3% in meno rispetto alla stima di gennaio. Tra i vari paesi il Fondo indica per la Germania una crescita dello 0,5% in meno del previsto fermandosi allo 0,8%, mentre per il Regno Unito nel 2019 la crescita si fermerà all’1,2%. Ma è tutta l’economia globale in affanno e secondo il Fondo si espanderà del 3,3%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto ai calcoli dello scorso gennaio e 0,4 punti percentuali in meno dell’ottobre 2018. L’anno scorso anno segnava un +3,6 per cento.