Finanza Notizie Mondo Harvey, ecco quanto inciderà sul Pil Usa per Goldman Sachs. Panico per l’acqua, venduta a $99

Harvey, ecco quanto inciderà sul Pil Usa per Goldman Sachs. Panico per l’acqua, venduta a $99

30 Agosto 2017 10:39

“Dopo più di un metro di piogge nel corso di quattro giorni, Houston appare più un arcipelago che una città: una catena di isole urbanizzate in un mare fangoso”. E’ con queste parole che il Washington Post descrive le condizioni in cui versa il Texas, messo in ginocchio dal passaggio di Harvey. Aumenta a 22 il bilancio delle vittime, mentre il sindaco di Houston Sylvester Turner ha disposto il coprifuoco, a partire dalle dieci di sera di ieri fino alle 5 di mattina, per prevenire il saccheggio delle abitazioni abbandonate: dunque, come scrive lui stesso su Twitter, per “fermare qualsiasi crimine legato alle proprietà immobiliari”. 

Reuters segnala inoltre che le strade e i ponti di Houston stanno iniziando a piegarsi a causa dell’impatto delle alluvioni: secondo Jeff Linders del distretto per il Controllo delle alluvioni della contea di Harris, un ponte sarebbe già collassato e alcune strade sarebbero state danneggiate dalle piogge torrenziali. 

Le autorità federali stimano che 30.000 persone circa potrebbero essere costrette a lasciare le proprie case in Texas e negli stati confinanti: si parla di più di 13.300 persone che sarebbero state tratte in salvo. Harvey si sta dirigendo ora in Louisiana, reduce dalla devastazione di Katrina che, nel 2005, ha annientato lo Stato e la città di New Orleans. Il governatore della Lousiana John Bel Edwards ha invitato la gente, nel corso di una conferenza stampa, a “tenersi pronta e a pregare”. L’impatto di Katrina fu terribile: 1.800 le vittime, a fronte di danni per $160 miliardi.

Ed è anche sui danni che l’attenzione degli analisti si sta concentrando, facendo un paragone tra i possibili costi di Harvey e quelli degli uragani precedenti. Uno di questo è Sandy, che si abbattè su New York e New Jersey nel 2012, facendo 147 vittime nel suo percorso dai Caraibi. Il danno, stando a quanto ha calcolato lo US National Centers for Environmental Information di Asheville, North Carola, fu di $70,2 miliardi circa.

Secondo l’esperto di disastri naturali Chuck Watson di Enki Research, i danni potrebbero essere quantificati in $52 miliardi, e non sarebbe una sorpresa assistere a un balzo dei costi tra $60 e $80 miliardi. Goldman Sachs prevede danni “alle proprietà nel range di $30 miliardi” dall’impatto di Harvey in Texas e una “riduzione del Pil Usa del terzo trimestre fino a -0,2 punti percentuali”-.

E il panico della popolazione è tale che a balzare al record in due anni non sono solo i prezzi della benzina, ma anche dell’acqua. In un’intervista rilasciata nella giornata di lunedì alla Cnbc, il Procuratore generale del Texas Ken Paxton ha reso noto che ci sono stati più di 500 reclami contro il balzo dei prezzi. Tanto che si parla di una cassa di bottiglie di acqua venduta a $99, della decisione degli hotel di triplicare o quadruplicare i prezzi”. E Best Buy è stata già costretta a scusarsi per aver venduto una cassa d’acqua Dasani a quasi 43 dollari. 

 

 

Il colosso retail è finito nel centro del mirino per alcune foto virali (come quella di cui sopra), che hanno fatto il giro del web, rimbalzando sui vari social come Facebook e Twitter: immediata la reazione dei cittadini che hanno ritwittato le varie foto scattate, alimentando i timori degli investitori sul rischio di un’accusa di “price gouging” a carico della società retail.

Price gouging è noto per definire la pratica con cui una società di vendita aumenta i prezzi di beni, servizi o commodities a livelli molto più alti di quelli che vengono considerati ragionevoli o appropriati. Di norma, la pratica viene adottata in risposta a uno choc della domanda o dell’offerta e spesso in caso di disastri naturali.

Il titolo Best Buy, scambiato sul Nyse di New York, è precipitato ieri di quasi -12% a $55,02 nonostante la pubblicazione di un bilancio migliore delle attese. Per Anthony Chukumba, analista di Loop Capital Markets, la ragione risiede piuttosto nella “visione ribassista che vede Best Buy minacciata da Amazon”. Tra l’altro, ha detto l’esperto, “Best Buy ha riportato un incremento delle vendite comparate di appena il 5,4%, in un mercato retail brutale“. 

Inoltre il tonfo del titolo secondo il consensus si spiega con l’allarme lanciato dal ceo Hubert Joly, che ha avvertito che la crescita recente delle vendite non è sostenibile e non rappresenta “il nuovo normale”. Il crollo delle azioni è stato il più forte – su base intraday – dal gennaio del 2016 e segue un rialzo delle quotazioni, dall’inizio dell’anno fino alla chiusura di lunedì scorso, di ben il 46%.