Ifo-Istat-Kof su Eurozona: seconda ondata frena ripresa, Pil 2020 visto a -7,3%
Dopo il marcato aumento nel terzo trimestre, nell’area dell’euro l’attività economica è attesa diminuire nel quarto, condizionata dall’emergenza sanitaria e dalle nuove misure di contenimento della diffusione del Covid. Questa la previsione che emerge dall’ultimo ‘Eurozone economic outlook’ diffuso oggi dagli istituti di statistica Ifo, Kof e Istat. L’inflazione annuale si attesterà inoltre su livelli decisamente contenuti per poi accelerare progressivamente a partire dal primo trimestre del 2021. E il quadro previsivo “è caratterizzato da una elevata incertezza, con rischi sia al rialzo sia al ribasso, legati, all’evoluzione della pandemia, alla tempistica dell’introduzione dei vaccini e all’atteso impatto dei fondi previsti dal piano Next Generation”. Un outlook che arriva mentre nel mondo si continuano a seguire le notizie legate alla mutazione del virus. “Sulla variante del Covid-19, secondo diversi esperti in materia, i vaccini dovrebbero essere ancora efficaci anche se si aspettano le dichiarazioni ufficiali in tal senso dalle società produttrici”, scrivono oggi gli strategist di Mps Capital Services.
Alcuni spunti e numeri dell’outlook
Tornando agli spunti dell’outlook, gli istutiti di statistica si attendono che le attuali misure di contenimento andrebbero a condizionare i consumi privati nel quarto trimestre (-3,7%), mentre l’atteso miglioramento dell’evoluzione della pandemia e il proseguimento delle politiche a favore dell’occupazione e dei redditi dovrebbe portare a un miglioramento delle spese delle famiglie nel primo e secondo trimestre del 2021 (rispettivamente +0,7% e +2,7%). In particolare, nel quarto trimestre la debolezza di consumi e investimenti si rifletterebbe sul Pil (-2,7%) determinando un calo dell’intero anno 2020 pari a -7,3%. Il Pil è atteso recuperare nel primo trimestre (+0,7%) per poi accelerare nel secondo trimestre (+3%). Gli esperti sottolineano, inoltre, che nei prossimi mesi, un inasprimento delle misure di contenimento condizionerebbe ulteriormente l’attività economica soprattutto nei servizi con effetti limitati nella manifattura. “La produzione industriale è attesa aumentare dell’1,3% nel quarto trimestre in termini congiunturali per poi rallentare la crescita nel primo trimestre (+0,5%) chiudendo comunque il gap con la fase pre-Covid”, segnalano gli istituti Ifo-Kof-Istat indicando che nel secondo trimestre si attende una accelerazione congiunturale (+1,4%) mentre il favorevole confronto tendenziale risulta influenzato dai bassi livelli segnati nello stesso periodo del 2020.
I rischi tendono al negativo
Secondo l’outlook, l’attuale quadro previsivo è caratterizzato da una forte incertezza, soprattutto considerando la ripresa dei contagi in quasi tutti i paesi e dell’implementazione delle misure di lockdown. “Tuttavia – si legge nel rapporto – l’avvio della campagna di vaccinazione su scala europea dovrebbe generare un significativo miglioramento delle aspettative e un progressivo ritorno alla normalità. La progressiva implementazione delle politiche di investimento legate al piano Next Generation costituirebbe un ulteriore stimolo positivo. Inoltre, una “hard” Brexit, non regolamentata, potrebbe influenzare negativamente l’attività economica”.