Il risparmio ai tempi del Coronavirus: generazione Z più propensa a risparmiare durante il lockdown
Nonostante il periodo di piena emergenza sanitaria, in tutta Europa il comfort sul livello dei risparmi è aumentato del 5% rispetto a dicembre 2019. Così emerge dall’ultima International Survey di ING riguardo alla spesa e al risparmio durante i mesi della pandemia di Coronavirus da cui emerge come la pandemia ha aumentato il divario tra le famiglie in termini di propensione al risparmio w le persone che già facevano fatica a risparmiare dichiarano di aver risparmiato meno durante il lockdown rispetto a coloro che avevano ampie riserve.
Generazione Z i più propensi a risparmiare
Dalla Survey inoltre emerge che a livello europeo quasi la metà (45%) delle persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni (la cosiddetta generazione Z), ha dichiarato di aver aumentato i propri risparmi durante il lockdown, rispetto alla media nazionale del 30% e anche il 38% delle persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni ha affermato di risparmiare di più. Al contrario, tra quelli con età compresa tra i 55 e i 64 anni, solo due su dieci hanno dichiarato di aver messo più soldi da parte di più durante il lockdown.
Guardando all’intero campione degli intervistati, in tutta Europa, poco meno della metà (il 44%) ha dichiarato di spendere meno a causa del Coronavirus, mentre tre su dieci hanno detto di risparmiare di più.In particolare, i Paesi dove si è risparmiato di più sono Lussemburgo (41%), Turchia (35%), Regno Unito (33%), Italia (33%) e Spagna (33%). Parallelamente, i Paesi in cui la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di spendere meno sono Lussemburgo e Italia (55%) e Regno Unito (51%). Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, commenta:
“In Italia le misure messe in atto dal governo per attenuare l’impatto sociale della crisi (CIG rafforzata e forte restrizione delle possibilità di licenziamento) hanno aiutato a contenere il calo dell’occupazione, che ha riguardato soprattutto i contratti di lavoro temporanei, particolarmente frequenti fra i più giovani. Questa vulnerabilità potrebbe avere accentuato l’aumento dei risparmi riportato dalla generazione Z. Un riequilibrio del tasso di risparmio fra le diverse classi di età potrebbe essere indotto nei mesi a venire qualora le costose misure di protezione dell’occupazione, che hanno sinora tutelato soprattutto i contratti a tempo indeterminato, dovessero essere allentate per inevitabili vincoli di bilancio”.