Inizia ufficialmente guerra commerciale Usa-Cina. Pechino: Trump guida di una ‘gang di criminali’
La guerra commerciale Usa-Cina è ufficialmente iniziata: alla mezzanotte ora di New York, sono entrate infatti ufficialmente in vigore le tariffe punitive sui prodotti cinesi per un valore di $34 miliardi. Tariffe che il presidente Donald Trump aveva annunciato a giugno. I dazi doganali, pari al 25%, colpiranno più di 800 prodotti cinesi, beni che appartengono ai settori più disparati: IT, robotica, macchinari industriali, aerospaziale.
Ma è solo l’inizio, visto che ulteriori tariffe da $16 miliardi dovrebbero entrare in vigore tra due settimane. E viste le dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dallo stesso presidente americano Donald Trump che, in volo sull’Air Force One diretto in Montana, ha così detto ai giornalisti.
“Vedrete poi altri (dazi da) 16 miliardi tra due settimane, poi come sapete ci saranno altri 200 miliardi e dopo, ancora altri 300 miliardi. OK?”, ha detto Trump, aggiungendo che “questo è solo sulla Cina”.
“Dunque – ha aggiunto facendo lui stesso i conti – abbiamo 50+200+quasi 300“, per un valore totale superiore a $500 miliardi. Valore che non è affatto casuale, in quanto si tratta dell’ammontare, all’incirca, dei beni che gli Stati Uniti hanno importato dalla Cina lo scorso anno.
La Cina ha già minacciato ritorsioni, rendendo noto che sta già lavorando sull’imposizione di dazi del valore di $34 miliardi da imporre su prodotti americani come semi di soia, auto elettriche, carne di maiale e pesce.
Sul piede di guerra la stampa cinese, che ha accusato praticamente Trump di essere a capo di una “gang di criminali”.
Il ministro del Commercio cinese ha accusato inoltre gli Usa di aver dato il via alla “guerra commerciale più grande della storia economica”, che finirà con il danneggiare l’economia globale, le grandi aziende e i consumatori. Non solo: il dicastero ha parlato del rischio che sui mercati finanziari si scatenino nuove turbolenze, aggiungendo di aver fatto una segnalazione al WTO, l’organizzazione mondiale del Commercio.
Proprio il WTO ieri aveva lanciato un alert sulla guerra commerciale, segnalando che, nei sette mesi compresi tra l’ottobre del 2017 e il maggio del 2018, i paesi del G20 hanno imposto ben 39 misure restrittive sul commercio, inclusi dazi sulle importazioni.
“In un momento in cui l’economia globale sta finalmente iniziando a generare un momentum economico sostenuto, a seguito della crisi finanziaria, l’incertezza creata dalla proliferazione di pratiche restrittive sul commercio potrebbe mettere a rischio la ripresa economica”.