Investimenti, cinque temi per sfruttare la ripresa post-Covid
Ripresa sostenibile, crescita degli utili, aumento dei rendimenti, ritorno alla normalità della Cina e cambiamento globale. Sono questi cinque i temi individuati dall’analisi di T. Rowe Price per sfruttare al meglio la ripartenza economica sui mercati finanziari nei prossimi 12 mesi. È una fase di ripresa senza precedenti quella che stiamo vivendo dopo l’emergenza Covid, la quale rende il contesto finanziario attuale molto imprevedibile e suggerisce la massima cautela per le operazioni di asset allocation.
Consolidare una ripresa sostenibile
Man mano che la ripresa si consolida torna d’attualità il tema del debito e all’orizzonte si vedono possibili aumenti della tassazione. Le banche centrali segnalano che manterranno l’attuale linea espansiva finché la ripresa non si sarà consolidata e la disoccupazione sarà tornata sui livelli pre-crisi. Sebbene i fondamentali – crescita, inflazione, tassi d’interesse, spread creditizi, valutazioni – siano sempre rilevanti, gli investitori devono interpretarli con particolare attenzione in un contesto così insolito. Il ritorno alla “normalità” dipende dalla forma dell’economia post-Covid e dalla velocità del recupero. Detto questo, sui mercati è possibile puntare sugli asset ciclici, sul rimbalzo del commercio globale e sulle opportunità tra le valutazioni elevate in particolar modo per azionario europeo e inglese.
Capitalizzare la crescita degli utili
Rispetto alle serie storiche, le valutazioni sono elevate per la maggior parte delle asset class. In aree come IPO, SPAC e criptovalute si vedono segni di “esuberanza irrazionale”. Ci sono stati aumenti nella domanda anche per le componenti di software e i veicoli elettrici. La maggior parte dei mercati azionari regionali e dei settori appaiono costosi rispetto ai dati storici. Le condizioni attuali possono protrarsi per un po’, ma scovare i guadagni migliori sarà più difficile. Tuttavia, mentre le valutazioni per le grandi aziende tech sono elevate, ci sono differenze chiave rispetto alla bolla di fine anni ‘90: i margini di profitto per i titoli più costosi dell’S&P 500, per esempio, sono significativamente più alti di allora. Se le valutazioni attuali resisteranno o meno dipenderà in gran parte dall’attesa accelerazione nella crescita degli utili aziendali. I temi secolari a lungo termine resisteranno, e una ripresa ciclica può creare opportunità in aree che probabilmente genereranno una forte crescita degli utili in un tale contesto, come i titoli value e le azioni giapponesi ed emergenti.
Creatività fra i rendimenti in aumento
L’aumento dei rendimenti, l’irripidimento della curva e le incertezze sulle tempistiche delle future mosse della Fed potrebbero generare ulteriore volatilità nella seconda metà del 2021. Le obbligazioni high yield, i prestiti bancari a tasso variabile e il debito emergente (comprese le obbligazioni in valuta locale) sembrano offrire ancora opportunità. Tuttavia, gli spread creditizi si sono notevolmente ristretti, lasciando meno margine di errore nella selezione dei settori e dei titoli. Gli investitori devono essere creativi nella gestione della parte obbligazionaria del portafoglio. Strategie come la diversificazione del rischio azionario con titoli di Stato locali potrebbero non funzionare più. Allo stesso modo, la copertura dei portafogli contro il rischio di inflazione attraverso l’acquisto di obbligazioni indicizzate all’inflazione sembra meno attraente, dopo i recenti aumenti dei prezzi. Qui una soluzione può essere quella di coprire l’inflazione in modo indiretto, puntando sui titoli value, sull’azionario del settore delle risorse naturali e sulle società di investimento immobiliare quotate (REIT).
Il ritorno alla normalità in Cina
In Cina, una migliore risposta alla pandemia e una politica più moderata consentono agli investitori di accedere a rendimenti obbligazionari più elevati e, potenzialmente, a una crescita degli utili superiore con valutazioni ragionevoli. Vi sono buone opportunità di trovare alpha nei mercati cinesi della spesa per i consumi e dell’assistenza sanitaria, in un contesto di cambiamenti demografici, innovazione tecnologica e ambizioni di sostenibilità. Queste opportunità comportano complessità e rischi. Gli investitori, nella seconda metà del 2021 e oltre, dovranno tenere presente il crescente peso globale della Cina e i suoi conflitti con gli USA, così come la spinta cinese ad assicurarsi posizioni di primo piano nelle tecnologie critiche. Le autorità stanno dando un giro di vite ai giganti nazionali dell’e-commerce, molto apprezzati dagli investitori stranieri. La crescita del credito in Cina si sta contraendo: si tratta di un’importante dinamica di crescita globale da osservare nel corso dell’anno. È probabile che il dragone continui a crescere, ma è improbabile che il suo volo segua una linea retta. Pertanto, oltre all’azionario cinese, si può puntare sull’Asia, che di riflesso può beneficiare della crescita cinese. E puntare sul settore tecnologico, spinto dalla pandemia globale.
Un mondo in evoluzione
Con l’affievolirsi degli stimoli e l’avvicinarsi del picco del sentiment, gli investitori dovranno tornare a fare i conti con la volatilità e l’instabilità sui mercati. Molti modelli di gestione dell’ultimo decennio non sono più validi. I rendimenti dei titoli di Stato sono bassi e in aumento, le valutazioni sono elevate in molti mercati e la demografia globale, la rivoluzione tecnologica e la geopolitica mondiale continuano ad evolversi. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente come gestire i portafogli durante i cambi di scenario, perché è improbabile che vi sia continuità. Per gestire i portafogli in futuro non è possibile rifarsi semplicemente al passato. In questa fase, sembra opportuno puntare sugli investimenti azionari con la giusta cautela (preparandosi a volatilità e rischi di coda), rafforzare i rendimenti obbligazionari, diversificare le strategie difensive.