La Sec riprende Tesla, ‘incapace di controllare tweet Musk’. Ma lui va per la sua strada e stavolta promuove Baby Shark
Elon Musk irrefrenabile e del tutto fuori controllo, continua a pubblicare post su Twitter preso dalla frenesia compulsiva che lo caratterizza, facendosi praticamente beffe, come ha sempre fatto, degli avvertimenti che arrivano dalle stesse autorità che vigilano sulla borsa Usa. E facendo la fortuna, stavolta, di un titolo, che vola alla borsa di Seoul fin oltre +10%, dopo che il ceo promuove la meme song Baby Shark.
Proprio nelle ultime ore, il Wall Street Journal ha riportato l’indiscrezione secondo cui, l’anno scorso, la Securities and Exchange Commission – Sec – ha contattato Tesla, accusandola di non aver controllato in modo appropriato i tweet pubblicati dal suo fondatore e ceo Elon Musk.
Praticamente, il colosso delle auto elettriche fondato e gestito da Musk non è stato in grado in almeno due occasioni di attenersi a quanto stabilito dal giudice nel 2018, quando l’eclettico imprenditore venne accusato di frode per aver pubblicato un tweet in cui ventilava la possibilità che Tesla diventasse oggetto di buyout.
Il caso venne risolto attraverso un patteggiamento tra Tesla e la Sec, che costrinse sia l’azienda che lo stesso Musk in persona a versare, ciascuno, 20 milioni di dollari, promettendo che, tutti i successivi post del fondatore del gruppo sui social media avrebbero sarebbero stati controllati prima della loro pubblicazione dai legali di Tesla.
In alcune lettere inviate a Tesla nel 2019 e nel 2020, la Sec scrisse tuttavia che i tweet di Musk sui volumi di produzione dei pannelli solari e sul titolo Tesla non erano stati sottoposti ad alcun controllo.
Musk e i tweet compulsivi su Tesla, Bitcoin, Dogecoin
Le indiscrezioni sulla Sec riportate dal Wall Street Journal non fanno altro che avallare le tensioni che continuano a caratterizzare i rapporti tra la società e l’autorità di borsa.
Basti pensare a quando Musk, poco dopo la risoluzione della causa, prese in giro pubblicamente la Sec, dando all’acronimo del nome Securities and Exchange Commission il significato di Shortseller Enrichment Commission.
Fu nel maggio del 2020 che la Sec scrisse una missiva al gruppo Tesla, accusandolo di non essere riuscito a “rendere esecutivi queste procedure e controlli, nonostante le ripetute violazioni di Elon Musk. La missiva, firmata da Steven Buchholz, funzionario senior della Sec, aggiungeva che Tesla aveva “abdicato ai doveri richiesti dall’ordine del tribunale”.
Ma non serve certo la Sec ad attestare quanto Musk continui a condizionare il mercato con la sua carrellata infinita di tweet che, oltre ad avere conseguenze sul titolo Tesla, hanno portato il caos nel mondo delle criptovalute, a partire dal momento in cui il ceo ha iniziato a parlare di Bitcoin con tweet che lo hanno affondato o fatto salire alle stelle; per non parlare dei suoi commenti sulla valuta parodia dogecoin. Commenti e dichiarazioni non sempre futili – visto che in alcune occasioni si è trattato di annunci sull’intenzione di Tesla di puntare o meno sul cripto-universo – ma che in molti casi sono sconfinati nel ridicolo, come nel caso del post sul Dogefather, o come quando Musk ha postato sempre su Twitter l’immagine di copertina di un magazine parodia di Vogue, ‘Dogue’.
Elon Musk e il tweet su Baby Shark che va volare Samsung Publishing
E che fa Elon Musk qualche ora fa, quasi contestualmente alla pubblicazione delle indiscrezioni da parte del Wall Street Journal? Continua a prendersi gioco di tutti, promuovendo stavolta dal suo account la nota canzone per bambini, tra le top riprodotte (in tempi pre-Covid) nei vari spettacoli di baby dance di tutto il mondo, ovvero “Baby Shark”.
Il tweet recita: “Baby Shark crushes all! More views than humans.” E basta questo a fare la fortuna di Samsung Publishing, tra i principali azionista della casa di produzione della canzone: il titolo del colosso vola alla borsa di Seoul fin oltre +10%, prima di smorzare i guadagni e chiudere in rialzo del 6,29%.
Musk risponde al tweet di South Park @SouthPark, che lancia la battaglia delle meme stars, scrivendo, per l’appunto, che Baby Shark le batte tutte.
E il miracolo si ripete. In barba alla Sec.
Baby Shark è diventata virale nel 2018, guadagnando quasi 8,7 miliardi di visualizzazioni, e rimanendo nella classifica Billboard Hot 100 per diverse settimane.
Samsung Publishing è il secondo maggiore azionista della casa di produzione della meme song Baby Shark, SmartStudy, con una partecipazione pari al 19,43%.
Vale la pena precisare che, grazie al successo della canzone, diventata virale su YouTube, il titolo di Samsung Publishing ha più che quadruplicato il suo valore dalla fine del 2018.