Maxi piano infrastrutture USA dà fiato a rally mercati, Borsa Milano aggiorna top pluriennali
Dopo mesi di negoziati, ieri sera il Senato degli Stati Uniti ha approvato un piano infrastrutturale da 1.000 miliardi di dollari. Il voto favorevole 69-30 ha segnato una vittoria significativa per il presidente Joe Biden e adesso il via libera della Camera appare una formalità visto che la maggioranza è democratica.
“Questo disegno di legge contribuirà a trasformare una ripresa storica in un boom a lungo termine”, ha affermato Joe Biden, pur riconoscendo che “il lavoro dei democratici è lungi dall’essere concluso”. I riflettori infatti sono già puntati sull’ambizioso piano da 3,5 trilioni di dollari che i Democratici intendono approvare senza i voti repubblicani.
Test inflazione Usa, tassi Treasury in salita su attese tapering entro fine anno
Oggi grande attesa per i dati di oggi sull’inflazione che potrebbero alimentare le attese di tapering da parte della Fed entro fine anno se l’ascesa dei prezzi si manterrà a livelli molto elevati. L’inflazione è attesa stabile al 5,4%, mentre quella core dovrebbe scendere dal 4,5% al 4,4%.
Intanto continua la rapida diffusione della variante Delta con casi e ricoveri Covid ai massimi a sei mesi negli USA (tre giorni consecutivi sopra i 100 mila casi, in aumento del 35% nell’ultima settimana.
Si conferma intanto la forza del dollaro e la risalita dei rendimenti dei Treasury Usa (1,36% il tasso del decennale) sulla scia delle attese per un tapering della Fed entro la fine dell’anno.
Record per Wall Street, a Milano bene Buzzi e banche
Via libera al piano infrastrutturale che ha alimentato gli acquisti sui mercati con nuovi massimi storici toccati ieri sera a Wall Street da Dow Jones e S&P 500. Acquisti predominanti stamane a Piazza Affari. Il Ftse Mib, arrigato a guadagnare lo 0,5% circa in avvio, si muove in rialzo dello 0,11% a quota 26.269 punti, sui nuovi massimi dal 2008.
Tra le blue chip milanesi si muove in buon rialzo Buzzi (+1,7%) che si giova proprio del via libera al piano infrastrutturale Usa. Bene anche le banche (+0,8% Bper e Banco BPM, +0,6% Unicredit, +0,2% Intesa) sulla scia dell’ascesa dei rendimenti statunitensi per le attese per un tapering della Fed entro la fine dell’anno.
Tra i segni meno ci sono Pirelli (-0,59%), Moncler (-0,45%) e Atlantia (-0,7%).