Mercati europei cauti, i record di Wall Street non bastano: ecco i fronti aperti
Si cerca il rimbalzo sui mercati europei e anche a Piazza Affari. Nonostante l’ennesima sponda arrivata ieri dai record messi a segno da Wall Street e dalla chiusura positiva della piazza finanziaria di Tokyo sui listini del Vecchio continente prevale in avvio una certa prudenza sui mercati. Gli investitori sono impegnati su diversi fronti tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, allo stallo del Congresso sul fronte pacchetto stimoli ma anche all’evoluzione della pandemia. Cresce inoltre l’attesa per i verbali della Federal Reserve che verranno pubblicati stasera.
In questo scenario continua l’altalena degli indici del Vecchio continente che dopo un avvio in calo hanno virato in territorio positivo: ora il Dax viaggia a 12886 punti, mentre il Cac40 è a 4941 (+0,07%). Stesso copione per il Ftse Mib sta cautamente guadagnando terreno e ora si muove sulla linea della parità a quota 19.850,06 (+0,02%).
In questo quadro tra i singoli titoli del Ftse Mib si mette in luce Moncler che avanza di circa dell’1 per cento. Ancora una seduta rialzista per Banco Bpm che ora sale dello 0,8 per cento. Per la banca guidata da Giuseppe Castagna restano sempre in primo piano le tematiche legate al risiko bancario. Il numero uno di Banco Bpm aveva ribadito in una recente intervista l’apertura ad M&A ad ampio raggio. Giù invece i titoli legati al comparto petrolifero come Saipem che lascia sul terreno l’1,3% e Tenaris che cede lo 0,94% in scia alla debolezza del petrolio.
Occhi puntati sugli Usa
L’attenzione è rivolta in particolar modo agli Stati Uniti. Sul tema commerciale il presidente americano Donald Trump ha affermato di aver rinviato i colloqui commerciali con Pechino e di non voler parlare con la Cina in questo momento. Il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows ha successivamente dichiarato ai giornalisti che non c’erano nuovi colloqui ad alto livello in programma tra Washington e Pechino.
E mentre si segue sempre da vicino l’evoluzione della pandemia, che continua a diffondersi in diversi paesi come Spagna, Francia e Malta, facendo salire i timori di una seconda ondata, si attendono in serata i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve (Fed). Nell’ultimo meeting la Fed ha garantito che utilizzerà tutto il suo ampio ventaglio di strumenti agendo in modo adeguato per sostenere l’economia Usa. La banca centrale guidata da Jerome Powell ha mantenuto invariati i tassi sui Fed funds nel range compreso tra lo zero e lo 0,25% (come da attese).