Mercati europei non rialzano la testa: umore resta negativo dopo Bce, palla passa a Lagarde
Resta negativo il sentiment sui mercati europei che restano impostati al ribasso dopo il comunicato pubblicato dalla Banca Centrale europea (Bce), che ha lasciato invariati i tassi di interesse, confermato il programma di acquisti pandemico (Pepp) a quota 750 miliardi di euro, e annunciato che le condizioni sulle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III) sono state ulteriormente allentate.
Tra le novità che emergono dal comunicato stampa ufficiale, il consiglio direttivo guidato da Christine Lagarde ha deciso che verranno condotte una nuova serie di operazioni di rifinanziamento per l’emergenza pandemica (chiamate Peltro, ovvero pandemic emergency longer-term refinancing operations) “per sostenere le condizioni di liquidità nel sistema finanziario dell’area euro – spiega la Bce – e contribuire a preservare il regolare funzionamento dei mercati monetari fornendo un efficace sostegno di liquidità”. Adesso si attendono le dichiarazioni di Christine Lagarde nel corso della consueta conferenza stampa, iniziata alle 14,30.
“La Bce annuncia ulteriori operazioni di liquidità ma si astiene da ulteriori aumenti di QE. La decisione di mantenere invariati tutti gli altri strumenti dimostra che prima vuole fare il punto su tutte le misure lanciate di recente”. Questo il commento di Carsten Brzeski, economista di Ing.
Tra tassi fermi e le nuove misure: gli annunci nel dettaglio
Tornando agli annunci della Bce, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Il consiglio direttivo ha ribadito di attendersi che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
E ancora sul fronte del programma Pepp lanciato lo scorso marzo, il consiglio direttivo della Bce è detto di essere “pienamente preparato ad aumentare l’entità del Pepp e ad adeguarne la composizione, per quanto necessario e per tutto il tempo necessario. In ogni caso, è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l’inflazione converga verso il suo obiettivo, in linea con il suo impegno per la simmetria”. Attualmente il programma Pepp contro la pandemia del coronavirus è pari a 750 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le aste Peltro, la Bce spiega che “consistono in sette ulteriori operazioni di rifinanziamento che iniziano nel maggio 2020 e si concludono tra luglio e settembre 2021, in linea con la durata delle misure di allentamento delle garanzie sui collaterali”. Il tasso di interesse sarà inferiore di 25 punti base al tasso medio sulle principali operazioni di rifinanziamento.
La Bce ha infine confermato che il programma di acquisti del QE proseguirà a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, insieme agli acquisti nell’ambito della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi fino alla fine dell’anno. Il consiglio direttivo “continua ad aspettarsi che gli acquisti netti mensili durino il tempo necessario per rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi ufficiali, per terminare poco prima di iniziare ad aumentare i tassi di interesse chiave della Bce”.
Il crollo storico del PIl
In mattinata le Borse europee avevano mal digerito anche i riscontri negativi dal fronte macroeconomico, con il crollo storico del Pil della zona euro nei primi mesi del 2020. Stando alle stime preliminari diffuse dall’Eurostat, il Pil ha registrato una contrazione del 3,8% su base trimestrale dal precedente +0,1%. Il dato è in linea con il consensus Bloomberg. Su base annua il dato ha mostrato una flessione del 3,3% dal +1% della passata lettura.