Mercati in preda all’incertezza: flessibilità e liquidità dei portafogli la ricetta per gli investitori
La guerra in corso in Ucraina e le conseguenti sanzioni e le rotazioni sui mercati delle materie prime gettano una coltre ancor più pesante d’incertezza su quello che già prima di questo terribile conflitto si presentava come uno scenario incerto per l’economia e i mercati finanziari. Ma nonostante le innumerevoli incognite, Andrew Balls, CIO Global Fixed Income di PIMCO e Joachim Fels, Global Economic Advisor di PIMCO hanno elaborato degli scenari sulle prospettive nell’orizzonte ciclico dei prossimi 6-12 mesi le più rilevanti per gli investitori in questa fase.
Mercati incerti: quali scenari per gli investitori
Il primo scenario economico è “anti-Goldilocks”, ossia con inflazione surriscaldata e crescita raffreddata. “Non è il nostro scenario di base di massima che prevede tuttora una crescita superiore al tendenziale e una graduale moderazione delle pressioni inflazionistiche dai livelli di picco per le economie sviluppate in generale” dicono gli esperti secondo tuttavia sono cresciuti i rischi di inflazione più elevata e di crescita più rallentata o addirittura di recessione. Il secondo scenario vede una maggiore probabilità di non linearità per crescita e inflazione. Le prospettive sia per la crescita che per l’inflazione sono offuscate da potenziali non linearità legate a condizioni di partenza già fragili. Vi erano già diffuse strozzature nelle filiere di approvvigionamento dovute al COVID-19 che incidevano sulla produzione e spingevano al rialzo costi e prezzi in molti settori. L’invasione russa in Ucraina e le conseguenti sanzioni hanno portato ulteriore scompiglio. In aggiunta, i recenti lockdown dovuti a focolai di COVID in alcune aree della Cina potrebbero determinare nuove strozzature nelle filiere globali. Terzo scenario, uno shock asimmetrico genera maggiore divergenza.
La guerra in Ucraina probabilmente condurrà a maggiore dispersione degli esiti economici e d’inflazione fra i vari paesi e le diverse regioni. L’Europa sarà la più colpita mentre l’economia americana appare relativamente isolata dagli effetti diretti del conflitto. La Cina e la maggior parte delle altre economie asiatiche hanno legami commerciali diretti minori con la Russia ma probabilmente subiranno ripercussioni negative dai rincari dell’energia e dal rallentamento della crescita europea. Nei mercati emergenti, gli esportatori di commodity dovrebbero trarre benefici, tuttavia i prezzi più elevati delle materie prime tenderanno ad accrescere le già alte pressioni inflazionistiche nella maggior parte delle economie emergenti.
Quali implicazioni per gli investimenti? A fronte del contesto difficile e incerto, un asse centrale della nostra strategia d’investimento sarà l’enfasi sulla flessibilità e la liquidità dei portafogli per rispondere agli eventi e trarre benefici dalle opportunità che si presenteranno dicono gli analisti.