Mercato auto: crollo immatricolazioni in Europa. Italia e Fca fanno peggio di tutti
Crollo verticale delle immatricolazioni di auto in Europa a marzo, per effetto del coronavirus e del conseguente lockdown. Secondo i dati diffusi dall’European Automobile Manufacturers Association (Acea), lo scorso mese sono state immatricolate nell’Unione europea soltanto poco più di 567mila vetture, evidenziato un calo del 55,1% rispetto a marzo 2019. Se si guarda all’area più allargata Ue+Efta+Uk la flessione è stata del 51,8% con 853mila immatricolazioni in tutto. Questo disastroso risultato è interamente dovuto all’emergenza coronavirus, che si è inserita in un mercato auto europeo che già nei primi due mesi dell’anno era fiacco, ma aveva comunque contenuto le perdite nel 7,2%. Nel primo trimestre dell’anno, il bilancio (Ue+Efta+Uk) è di un -26,3%.
In Italia la frenata più brusca
Tutti i mercati del Vecchio continente hanno visto una contrazione, anche se la situazione appare differenziata. L’entità del calo è infatti strettamente correlata alla data d’inizio della quarantena e all’entità delle misure restrittive adottate. Il risultato peggiore si è registrato in Italia, che è stato il primo paese a dichiarare l’emergenza. Qui il calo in marzo è stato addirittura dell’85,4%. Non molto meglio hanno fatto Francia e Spagna. In Francia il calo è stato del 72,2% e in Spagna del 69,3%. Pesante, ma più contenuto, l’impatto sugli altri due grandi mercati dell’area e cioè sulla Germania (-37,7%) e sul Regno Unito (-44,4%).
Fca fa peggio tra tutti, la sua quota di mercato si riduce al 3,2%
Tra le case produttrici, Fiat Crysler Automobiles (Fca) ha registrato a marzo un calo delle immatricolazioni peggiore del mercato: soltanto 27.300 auto immatricolate nell’area Ue+Efta+Uk a marzo, vale a dire il 74,4% in meno rispetto a marzo 2019, contro il -51,8% del mercato. Fca ha subito il crollo maggiore tra i principali produttori di auto. La sua quota di mercato si è quasi dimezzata, scendendo dal 6 al 3,2%. Guardando ai singoli marchi del gruppo, il peggiore è stato Lancia/CHrysler che ha subito un -91,5% a marzo rispetto all’anno prima.
Anche se previsto, il crollo delle immatricolazioni in Europa a marzo costituisce un vero shock per il mercato dell’auto ed è il primo dato, su un mercato molto importante, relativo agli effetti della pandemia che ha colpito il mondo. “Facile prevedere – commenta il Centro Studi Promotor – che fino a quando non verranno allentate le misure di protezione contro il coronavirus, i dati sulle vendite di autovetture possono soltanto peggiorare rispetto al devastante risultato di marzo”. Ovunque nei paesi colpiti le associazioni rappresentative degli operatori del settore dell’auto avanzano precise richieste ai governi per rilanciare il settore e, con esso, l’economia non appena vi sarà la possibilità materiale (anche se certamente non ancora economica) di tornare ad acquistare auto.