Finanza Notizie Mondo Mondo in quarantena per coronavirus, annullato Salone Auto Ginevra. E chiude Tokyo Disneyland

Mondo in quarantena per coronavirus, annullato Salone Auto Ginevra. E chiude Tokyo Disneyland

28 Febbraio 2020 11:42

Niente Salone di Ginevra quest’anno. Il Consiglio federale svizzero ha annullato l’evento, così come ha deciso di cancellare tutti gli eventi pubblici che prevedano la partecipazione di un migliaio di persone, almeno fino al prossimo 15 marzo. 

“Tenuto conto della situazione e della diffusione del coronavirus, il Consiglio federale ha dichiarato quella attuale una situazione particolare secondo la legge sulle epidemie – si legge nella nota stampa – Sono pertanto vietate le manifestazioni con oltre 1.000 persone”. Per il Consiglio federale, “la protezione della popolazione ha la priorità assoluta”.

Ancora, nella nota si legge che “il Consiglio federale è consapevole che i provvedimenti adottati avranno un forte impatto sulla popolazione del nostro Paese. Consentiranno però di proteggere efficacemente le persone in Svizzera e di tutelare la salute pubblica. L’obiettivo è di contenere la propagazione del coronavirus in Svizzera”.

Ieri, giovedì 27 febbraio, le autorità svizzere hanno confermato tre nuovi casi di coronavirus, incluso uno nel cantone di Ginevra. Nove i casi di persone infettate dal virus nel paese di cui otto, stando a quanto ha comunicato l’Ufficio federale di Sanità pubblica, avrebbero contratto il coronavirus in Italia nelle ultime settimane.

Inizialmente il GIMS (Geneva International Motor Show) aveva detto che l’evento si sarebbe tenuto. E invece no, in base a quanto si apprende in queste ore.

Il colosso svizzero degli orologi Swatch ha cancellato inoltre il suo evento “Time to Move” in calendario a Zurigo, per lo stesso motivo. L’evento era previsto nei giorni compresi tra il 28 febbraio e il 2 marzo, con un evento stampa fissato per il 4-6 marzo.

Niente più Disneyland a Tokyo, con l’operatore del parco tematico OLC Group che ha annunciato che chiuderà Tokyo Disney Resort dalla giornata di sabato fino al prossimo 15 marzo.

In questo scenario di mondo in quarantena, si fa intanto sempre più lunga la lista delle aziende che ricorrono a misure per frenare la diffusione del coronavirus nel mondo.

C’è il gigante dell’auto sudcoreano Hyundai Motor, che ha chiuso una fabbrica nella città sudcoreana Ulsan, stando a quanto riporta Reuters, dopo che un suo dipendente è risultato positivo al test per il coronavirus. Il colosso ha cinque fabbriche nella città di Ulsan, che incidono per il 30% circa sulla sua produzione globale.

Misure più drastiche sono state lanciate dalla compagnia aerea Korean Air, che ha riferito alla NBC News che tutti i passeggeri dei suoi voli in partenza dall’aeroporto di Seoul Incheon International Airport con destinazione verso gli Usa, e che presentino una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi (tra i sintomi del COVID-19), non potranno imbarcarsi.

La band sudcoreana BTS ha cancellato inoltre quattro concerti, che erano stati fissati inizialmente per i prossimi 11,12, 18 e 19 aprile allo Stadio olimpico di Seoul.

SMARTWORKING GLOBALE

Diverse le aziende che continuano a far lavorare i loro dipendenti da casa, optando per il telelavoro. Aziende, così come multinazionali di alto livello.

In Giappone, dove il premier Shinzo Abe ha deciso di chiudere tutte le scuole almeno fino a fine marzo-inizi aprile, il colosso della cosmesi Shiseido ha intimato ai suoi 8.000 dipendenti di lavorare da casa; stessa cosa ha fatto Dentsu, agenzia pubblicitaria giapponese. Tutti i dipendenti che lavorano nel quartiere generale di Tokyo lavoreranno da casa, dopo che un dipendente della società è risultato positivo al test del coronavirus.

Idem NTT,  che ha incoraggiato 200.000 dipendenti a fare lo stesso, così come ha fatto anche la comglomerata Hitachi.

Questi sono i casi più noti in Giappone, paese finito al centro dell’attenzione per la decisione di chiudere, per l’appunto, tutte le scuole, facendo rimanere a casa 13 milioni di studenti circa.

Lo smart working è la soluzione a cui sono ricorse diverse aziende in tutto il mondo, in una situazione in cui diverse aree del globo hanno praticamente chiuso i battenti da quando è esplosa l’emergenza del coronavirus. Tra le multinazionali, il telelavoro è già realtà per il team di Microsoft in Cina, mentre i dipendenti del gigante software operativi a Hong Kong continuano a recarsi in ufficio.

Anche i dipendenti del colosso cinese Tencent lavorano da casa.

La preoccupazione per il COVID-19 non risparmia i titani di Wall Street: Goldman Sachs ha chiesto ai suoi clienti di disertare, praticamente, la sua conferenza annuale (l’ottava) sull’housing & consumer finance che tiene nel suo quartiere generale di New York.

Anche Londra sta prendendo precauzioni.

L’agenzia di comunicazione OMD ha chiuso il suo ufficio londinese chiedendo a tutti di lavorare in smart working dopo che un suo dipendente, di ritorno da un viaggio in volo via Singapore, ha riportato sintomi influenziali. Anche l’ufficio di Chevron a Londra ha fatto lo stesso, dopo che un suo dipendente è stato sottoposto al test per il coronavirus.

“La nostra principale preoccupazione è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti. Per questo, stiamo adottando misure precauzionali per ridurre il loro rischio di esposizione” al virus.