Nikola sotto shock: il fondatore lascia e investitori temono il peggio, titolo crolla a Wall Street
Trevor Milton, fondatore e deus ex machina dell’innovativa startup Nikola, lascia ogni incarico nella società e si dedicherà a difendersi dalle pesanti accuse che gli sono piovute addosso. Nikola in questi mesi ha fatto tanto parlare di se con violenti saliscendi a Wall Street di quella che molti hanno ribattezzato la Tesla dei camion e che vede tra i suoi azionisti e partner industriali grandi gruppi quali General Motors e CNH Industrial.
Nikola ha annunciato che il fondatore Trevor Milton si dimetterà volontariamente dai suoi ruoli di presidente esecutivo e membro del consiglio di amministrazione. L’annuncio arriva dopo il terremoto causato da un report pubblicato da Hindenburg Research, noto short seller, ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne”. La società ha respinto le accuse dicendo che c’erano dozzine di accuse inesatte nel rapporto. Le accuse hanno però acceso i fari di Securities and Exchange Commission (SEC) e Dipartimento di giustizia che stanno indagando sulle affermazioni secondo cui la società ha indotto in errore gli investitori.
Le pesanti accuse verso Milton
Nel dettaglio Hindenburg ha preso di mira proprio Trevor Milton accusandolo di false dichiarazioni sulla tecnologia di Nikola al fine di crescere la società e garantire partnership con le case automobilistiche (di poche settimane fa è l’accordo con General Motors).
“Abbiamo raccolto prove sufficienti e dettagliate – incluse registrazioni di conversazioni telefoniche, SMS, email private, fotografie scattate di nascosto – che mettono in evidenza decine di false dichiarazioni rilasciate dal fondatore (e ora presidente esecutivo) Trevor Milton. Non abbiamo mai assistito a un inganno di una tale portata da parte di una società quotata in Borsa, specialmente di questa dimensione” (QUI il report completo).
Al suo posto Girsky (ex GM)
Il board di Nikola ha accettato le dimissioni di Milton scegliendo Stephen Girsky, ex vice presidente di General Motors e membro del consiglio di Nikola, quale nuovo presidente con effetto immediato. “Nikola è davvero nel mio sangue e lo sarà sempre, e il focus dovrebbe essere sulla società e sulla sua missione che cambia il mondo, non su di me”, ha detto Milton che possiede circa 82 milioni di azioni o il 20% della società, per un valore di circa 2,8 miliardi di dollari.
Milton, molto attivo sui social in questi mesi, ha scritto anche questa mattina su Twitter rimarcando, tra l’altro, che intende difendersi “dalle false accuse mosse contro di me da detrattori esterni”.
Tonfo del titolo Nikola e affonda anche l’italiana CNH
Nel pre-market si annuncia un tonfo del titolo Nikola che segna al momento un calo del -24% in area 26 dollari. Una situazione che si ripercuote anche sull’italiana CNH che detiene una quota del 7,11% di Nikola e oggi viaggia sul fondo del Ftse Mib a oltre -6%. Settimana scorsa CNH ha ribadito che le sue divisioni IVECO e FPT Industrial sono pienamente impegnate a portare avanti la joint venture con Nikola. CNH Industrial prevede che la produzione in serie dei camion Nikola Tre sarà avviata nel 2021.