Powell ‘molto preoccupato’ per debito Usa. Ma Gundlach aveva avvertito: Fed in missione suicida con rialzo tassi
Mentre lo shutdown governativo Usa continua e Fitch minaccia di tagliare la tripla AAA del rating Usa, Jerome Powell lancia un allarme sul debito degli Stati Uniti. In un discorso proferito all’Economic Club di Washington, in cui ha confermato che la Federal Reserve può essere paziente nel percorso di rialzo dei tassi, Powell ha ammesso di “essere molto preoccupato” per il livello del debito.
“Dal punto di vista della Fed, stiamo guardando alla lunghezza del ciclo di business. E’ questo il quadro a cui ci riferiamo”. Ed è vero che la questione della non sostenibilità del debito “non è qualcosa che incide nel medio termine e che è dunque rilevante per le nostre decisioni di politica monetaria”. Detto questo, si tratta di “un problema di lungo termine che alla fine dovremo affrontare, in quanto non avremo altra scelta”.
Le dichiarazioni di Powell arrivano in un momento in cui lo stato di salute dei conti pubblici Usa diventa sempre più preoccupante. Su base annua, il deficit Usa si avvia a testare nuovi record al di sopra della soglia di $1 trilione: non si tratterebbe, in realtà, della prima volta in cui il deficit annuo ha superato quota $1 trilione.
Tuttavia, ciò non è mai accaduto in un periodo di crescita sostenuta dell’economia come quello in cui si trovano gli Stati Uniti, e la domanda è cosa accadrebbe in caso di deterioramento dei fondamentali e, nel peggiore dei casi, di una recessione.
Il debito totale Usa si attesta a $21,9 trilioni, di cui $16 trilioni in mano al pubblico. In parte anche a causa dei continui rialzi dei tassi da parte di Powell, il costo degli interessi sul debito potrebbe iniziare a diventare sempre più alto.
Non per niente, nel mese di dicembre, il re dei Bond Jeffrey Gundlach aveva affermato che la Fed stava portando avanti una “missione suicida”, alzando i tassi in un contesto di crescita del rapporto deficit-Pil.
Sui tassi di interesse Usa, Powell ha detto che “stiamo osservando e aspettando”. Alla domanda sulle previsioni della Fed, secondo cui nel 2019 ci saranno due strette monetarie, Powell ha risposto che le previsioni stesse dovranno essere avallate da “un outlook molto forte per il 2019”.
Il timoniere della Banca centrale Usa ha ribadito che la Fed può essere paziente, in quanto l’inflazione “è bassa e sotto controllo”.