Finanza Notizie Mondo Ryanair: ondata di scioperi, AD O’Leary minaccia delocalizzazione in Polonia

Ryanair: ondata di scioperi, AD O’Leary minaccia delocalizzazione in Polonia

31 Luglio 2018 17:10

Ryanair

Partenze estive all’insegna dei voli cancellati per molti vacanzieri, circa 50mila, per effetto dello sciopero del personale di cabina di Ryanair. I lavoratori chiedono a gran voce un cambiamento da parte della compagnia, già in passato toccata dalle proteste dei dipendenti in merito alle dure condizioni lavorative e al trattamento salariale e così hanno deciso di incrociare le braccia lo scorso 25 e 26 luglio il personale del vettore low cost irlandese con sede in Belgio, Spagna e Portogallo.

Una situazione che ha fatto irritare e non poco l’istrionico amministratore delegato della Ryanair, Michael O’Leary che oggi ha minacciato la delocalizzazione dei dipendenti in Polonia se gli scioperi continuano. La più grande compagnia aerea europea per numero di passeggeri non ha avuto un ottimo rapporto con i suopi dipendenti e i sindacati che li rappresentano tanto che si è impegnata a riconoscerli per la prima volta solo a dicembre dello scorso anno ma ancora fatica a raggiungere accordi collettivi di lavoro con alcuni.

Una nuova agitazione minaccia di arrivare dalla Germania dove i piloti della Ryanair hanno votato a stragrande maggioranza a favore dello sciopero e anche i piloti con base nei Paesi Bassi hanno annunciato che sciopereranno.
Ryanair opera da 86 basi in 37 paesi e l’anno scorso ha trasportato 130 milioni di passeggeri. La settimana scorsa O’Leary ha parlato di piani per spostare equipaggio e aerei da Dublino. Da qui il nuovo affondo.

Siamo pronti a tagliare posti di lavoro “in qualsiasi mercato”, se necessario ha affermato l’AD, in una conferenza stampa presso la sede della Laudamotion, l’unità austriaca di Ryanair. “Oggi abbiamo – in Ryanair – 20 mercati che hanno bisogno di più velivoli. Siamo a corto di aerei in quasi tutti i mercati in cui operiamo a causa della domanda dei nostri prezzi, i nostri servizi. E questi mercati” – ha aggiunto l’ad- “comprendono la Polonia. “Se alcuni di questi sono danneggiati, come il mercato irlandese è stato danneggiato negli ultimi mesi da queste attività, di contro il mercato polacco sta crescendo enormemente per noi. Per questo abbiamo bisogno di più aerei nel mercato polacco il che significa- spostare gli aerei in Polonia“.