Finanza Notizie Mondo SpaceX farà volare entro l’anno i primi quattro turisti. La corsa alla Space Economy è solo all’inizio

SpaceX farà volare entro l’anno i primi quattro turisti. La corsa alla Space Economy è solo all’inizio

2 Febbraio 2021 15:23

A 52 anni dalla storica passeggiata di Neil Armstrong sulla Luna, l’ultima frontiera dello spazio torna a far sognare in ottica business. SpaceX, la compagnia privata di Elon Musk, ha annunciato che farà volare intorno all’orbita terrestre i primi quattro turisti. Il volo, a bordo della navicella spaziale Dragon nella missione denominata Inspiration4, avverrà entro la fine dell’anno, non prima del quarto trimestre. I membri dell’equipaggio verranno annunciati nelle prossime settimane e riceveranno nei mesi a venire un addestramento da astronauti, che comprenderà simulazioni di volo e preparazione alle emergenze.

“Questa missione permette l’accesso alle persone comuni che sognano di andare nello spazio”, spiega SpaceX su Twitter. “Spero che questa missione dimostri fino a che punto l’ispirazione può portarci e gli straordinari risultati che porta qui sulla Terra”, ha commentato Jared Isaacman, il comandante di Inspiration4. 

Si inaugurerà così l’era dei voli spaziali commerciali. Un primo passo in questa direzione era stato compiuto la scorsa primavera, quando SpaceX aveva fatto partire dalla rampa di Cape Canaveral una capsula con due astronauti americani verso la Stazione spaziale internazionale. Un evento storico, seguito in tutto il mondo, in quanto ha segnato l’apertura alle imprese private dell’industria spaziale, finora riservata a enti governativi come la Nasa.

Ma SpaceX non è la sola. Anche il magnate Richard Branson, con la sua Virgin Galactic, aveva annunciato che nel 2021 sarebbe stato inaugurato il primo volo commerciale di SpaceShipTwo, dopo aver ricevuto oltre 8.000 richieste. Sebbene il viaggio nello spazio sia appannaggio di persone estremamente facoltose, uno degli obiettivi di lungo termine di Virgin Galactic sarà di arrivare al turismo spaziale “di massa”.

La corsa nello spazio sta diventando un affare privato soprattutto per i grandi nomi del mondo tech. Oltre a Elon Musk con la sua SpaceX e Richard Branson con Virgin Galactic, anche Jeff Bezos si è mosso con la sua Blue Origin. Quest’ultima ha annunciato qualche mese fa il lancio di una mega-costellazione di 3mila satelliti, per dare una connessione Internet a tutto il mondo. Il progetto, battezzato Kuiper, costerà 10 miliardi di dollari e farà concorrenza alla Starlink del miliardario a capo di Tesla (ovvero Musk), già in orbita da un anno.

Insomma all’orizzonte c’è una nuova frontiera economica. La “Space Economy” (in italiano, Economia dello Spazio) comprende la catena del valore che, partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali arriva fino alla generazione di servizi innovativi, come quelli di telecomunicazioni, navigazione e posizionamento, di monitoraggio ambientale e previsione meteo, fino a un turismo futuristico. Attualmente rappresenta una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni. Le sue possibilità di sviluppo sono significative: da 360 miliardi di dollari nel 2018 a 2.700 miliardi nel 2045, secondo alcune stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico.

 

Space economy e il caso Italia
Un tema, quello dello spazio, in cui crede anche l’Italia che è quinta al mondo e seconda in Europa per spesa in Space Economy in rapporto al Pil (0,55%). “Oggi la Space Economy non è più un tema per addetti ai lavori circoscritto all’industria spaziale. Parliamo di una vera nuova economia che coinvolge fornitori di servizi e aziende di settori molto diversi fra loro”. A dirlo Angelo Cavallo e Antonio Ghezzi, direttori dell’Osservatorio Space Economy, secondo i quali molte sono le sperimentazioni in atto, alcune anche in fase matura. Il mercato, però, si trova a uno stadio iniziale e il potenziale è ancora tutto da cogliere.

A livello globale gli investimenti governativi nella Space Economy sono pari a circa 90 miliardi di dollari, di cui poco meno della metà negli Stati Uniti. Osservando il caso Italia, gli investimenti sono inferiori (1,13 miliardi nel 2018), ma lo spazio è al centro della strategia per il futuro: è uno dei sette paesi a essersi dotato di un’agenzia spaziale con un bilancio superiore al miliardo, è quinta al mondo e seconda in Europa per spesa in Space Economy in rapporto al Pil (0,55%) ed è il terzo contribuente dell’Agenzia Spaziale Europea nel 2020 con 665,8 milioni, dietro a Germania (1311,7 milioni) e Francia (981,7 milioni). Per spingerne ulteriormente lo sviluppo il governo ha varato il Piano Strategico Nazionale Space Economy, del valore di 4,7 miliardi.