Spauracchio shutdown: S&P vede crisi peggiore di Lehman se non ci sarà un accordo
Settembre è alle porte ed entro il 29 del prossimo mese il Congresso statunitense dovrà approvare l’innalzamento del tetto al fine di evitare lo scatto dello shutdown. Gli esperti di mercato guardano con crescente preoccupazione a tale scadenza anche se una crisi fiscale risulta al momento poco probabile.
Standard and Poor’s (S&P) oggi ha lanciato un chiaro avvertimento: un mancato innalzamento del tetto del debito porterebbe a una grave crisi “probabilmente più catastrofica per l’economia di quella del 2008 dopo il fallimento di Lehman Brothers e cancellerebbe molti dei guadagni della successiva ripresa”.
Le stime di S&P sono, in caso di shutdown, di circa 0,2 punti percentuali (6,5 miliardi di dollari) in meno di PIL ogni settimana in termini reali nel quarto trimestre.
L’aumento del tetto del debito, da approvare entro il 29 settembre, è necessario per permettere al Tesoro USA di finanziare le spese governative. Il tetto del debito era stato già raggiunto a marzo di quest’anno, ma il Dipartimento del Tesoro ha sfruttato le misure straordinarie per comprare tempo e rinviare la scadenza di sei mesi.