Tesla inarrestabile: vale quanto Gm e Ford insieme
Nella primavera 2017 fece clamore il sorpasso di Tesla ai danni di GM come casa automobilistica Usa più grande di Wall Street e negli ultimi 2 anni e mezzo più volte la creatura di Elon Musk è stata messa in discussione tra il caos tweet dell’agosto 2018 e le difficoltà a raggiungere i target produttivi. Newsflow negativo che imperversava fino alla prima parte del 2019 con taglio della forza lavoro, deboli consegne nel primo trimestre del 2019 e aumento da $ 2,7 miliardi in contanti.
Adesso invece Tesla vale come mai prima, oltre 80 miliardi di dollari, ossia quasi quanto GM e Ford messe insieme. E i dubbi sulle prospettive della società appaiono lontani dopo i forti riscontri di vendite nel 2019 (+50% rispetto al 2018) e gli scenari di forte crescita soprattutto in un mercato importante quale la Cina.
Numeri da capogiro, ma nel 2020 la concorrenza si farà più agguerrita
Balzo in Borsa (+100% rispetto ai livelli di fine agosto 2019, addirittura +155% dal minimo di 52 settimane di $ 176,99) che riflette le migliori prospettive di Wall Street per il produttore di auto elettriche. Con il +1,9% di ieri la sua capitalizzazione di mercato ha raggiunto quota $ 81,4 miliardi. Quasi quanto General Motors (51,2 mld $ e +8,7% come saldo a 12 mesi) e Ford (36,3 mld $ e +17% negli ultimi 12 mesi) messe insieme.
Tesla ha registrato un utile netto a sorpresa nel terzo trimestre e ha dichiarato venerdì di aver consegnato 367.500 veicoli nel 2019, raggiungendo l’obiettivo annuale dell’azienda in vista del previsto lancio del SUV Model Y del 2020. Acquisti sul titolo dettati anche dalle prospettive di crescita in Cina con l’inizio delle consegne di veicoli costruiti nel suo nuovo stabilimento di Shanghai. Secondo Musk la Gigafactory e il mercato cinese saranno le chiavi per il futuro dell’azienda, con l’aumento della domanda di veicoli Tesla in Cina.
Crescita sostenuta che è attesa anche in Europa. Tesla prevede di costruire 500.000 veicoli elettrici all’anno nella sua nuova fabbrica alla periferia di Berlino stando a quanto riportato nelle scorse settimane dal quotidiano tedesco Bild.
Guardando alle sfide di quest’anno, l’analista di CFRA Garrett Nelson ammonisce che la società dovrà convincere anche con i risultati del primo semestre nel 2020 e mostrare di saper resistere all’ondata di concorrenza sui veicoli elettrici negli Stati Uniti, con almeno 25 nuovi modelli che debuttano quest’anno.
Il successo della Model 3 fa sorridere anche STM
Le consegne oltre le aspettative della Model 3 dell’ultimo triemstre del 2019 fanno sorridere anche l’italiana STM, tra i fornitori di tesla. L’analista di Liberum, Janardan Menon, ritiene che il produttore di chip è un “grande beneficiario” delle forti vendite della Model 3 di Tesla in quanto è l’unico fornitore di MOSFET (transistor metallo-ossido-semiconduttore a effetto di campo) in carburo di silicio per l’inverter dell’auto.
A Piazza Affari oggi il titolo STM balza del 3% circa.