Tra i paradisi fiscali la Svizzera è sempre al top. Nella top ten spunta la Germania
L’indice sulla segretezza finanziaria pubblicato dal Tax justice network premia l’Italia in trasparenza mentre punta il dito contro la Svizzera e gli Stati Uniti
Piccole isolette disperse nel Canale della Manica, atolli dorati (è il caso di dirlo) del Pacifico, Paesi dai nomi poco conosciuti almeno dai contribuenti che pagano le tasse. Se cercate tutto questo nel Financial transparency index, che classifica le giurisdizioni nazionali in base alla segretezza e all’ampiezza delle loro attività finanziarie offshore, lo trovate. Ma trovate anche altro.
Le prime “isolette”, arrivano infatti solo sul terzo gradino del podio. Le Isole Cayman vengono precedute dall’immancabile Svizzera al primo posto e dagli Stati Uniti al secondo. L’Italia arriva solo al 41° posto e si rivela più trasparente rispetto a Francia (25°) e Germania (7°).
Migliaia di miliardi sottratti al fisco
L’industria dell’evasione fiscale è sempre fiorente. Il rapporto di Tax justice network fornisce alcune cifre al riguardo. La ricchezza finanziaria privata non tassata o sottoposta ad aliquote molto leggere in giurisdizioni che forniscono segretezza è stimata tra i 21mila e i 32mila miliardi di dollari.
I flussi finanziari cross-border ammontano a 1-1,6 trilioni di dollari ogni anno.
Dai Paesi africani sono usciti, a partire dal 1970, oltre mille miliardi di dollari, il che fa dell’Africa un creditore netto del resto del mondo, visto che il debito complessivo esterno del Continente si aggira sui 200 miliardi di dollari.
Non è solo l’Africa, però, a vedere le sue ricchezze concentrarsi in mano a pochi individui protetti dalla segretezza dei paradisi fiscali offshore. Anche l’Italia, così come la Grecia e il Portogallo “sono stati messi in ginocchio da decenni di evasione fiscale”.
La top ten del Financial transparency index
- Svizzera
- Stati Uniti
- Isole Cayman
- Hong Kong
- Singapore
- Lussemburgo
- Germania
- Taiwan
- Emirati Arabi (Dubai)
- Guernsey