Trump auspica in caso di bisogno no-deal Brexit. E intanto protezionismo Usa danneggia manifattura UK
Donald Trump arriva nel Regno Unito e prende platealmente le parti dei Brexiters più integralisti, affermando che il paese dovrebbe tirarsi fuori dalle trattative con l’Unione europea, nel caso in cui non riuscisse ad assicurarsi un accordo sulla Brexit favorevole alla sua economia.
“Se non riuscirete a ottenere l’accordo che desiderate, se non riuscirete ad aggiudicarvi un accordo giusto, allora lasciate le trattative”, ha detto il presidente americano in un’intervista pubblicata nella giornata di ieri dal The Sunday Times. Non solo: il presidente americano ha consigliato a Londra di non pagare il cosiddetto assegno che decreterebbe il divorzio ufficiale dall’Europa, e che ammonta a $50 miliardi. L’assegno, è bene precisare, verrebbe versato da Londra per saldare gli obblighi finanziari che deve onorare verso l’Unione europea.
“Sto solo dicendo quello che penso. Io non pagherei, si tratta di una cifra enorme”.
Trump ha dato tra l’altro il suo assist all’ex sindaco di Londra Boris Johnson, tra i candidati considerati favoriti a diventare premier, quando le dimissioni di Theresa May diventeranno effettive il prossimo 7 giugno, dunque tra qualche giorno.
A suo avviso, Johnson sarebbe infatti un primo ministro “eccellente”. “Credo che Boris farebbe davvero un buon lavoro. Credo che sarebbe eccellente. Mi piace e mi è sempre piaciuto”, ha detto il presidente americano sempre nel corso dell’intervista rilasciata al Sun.
Proprio l’America di Trump, con la sua politica commerciale improntata al protezionismo e con i timori di nuovi dazi commerciali che hanno colpito tutto il mondo, ha sferrato tuttavia un duro colpo all’attività manifatturiera del Regno Unito.
Reso noto oggi il dato relativo al Pmi manifatturiero del Regno Unito che – così come nel caso degli altri indici Pmi di altri paesi Ue – ha confermato una preoccupante fase di contrazione. Nel caso degli UK, la peggiore dal referendum sulla Brexit di quasi tre anni fa (si votò il 23 giugno del 2016). Sia i sottoindici dei nuovi ordini che dell’occupazione sono scesi nel mese di maggio, soffrendo l’incertezza sul processo della Brexit e l’impatto dell’escalation della guerra commerciale Usa-Cina.
Il dato è sceso sotto la soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra), attestandosi a 49,4 punti. Gli analisti della City avevano previsto un dato migliore, e in fase di espansione, pari a 52 punti.
Tutto questo, mentre la visita di Trump nel Regno Unito scatena più di una tensione a livello politico, con il sindaco di Londra Sadiq Khan che, proprio in vista del suo arrivo, ha paragonato il presidente Usa ai fascisti del 20esimo secolo.
Tra questi, sono stati definiti fascisti anche il premier ungherese Viktor Orban, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, la leader del Fronte Nazionale francese Marine Le Pen e il fondatore del nuovo partito euroscettico Brexit Nigel Farage.
“Trump è uno degli esempi più eclatanti di una crescente minaccia globale. L’estrema destra sta guadagnando popolarità in tutto il mondo, minacciando i nostri diritti, le nostre libertà e i nostri valori conquistati”, ha detto il sindaco di Londra. Trump ha risposto definendo Sadiq Kahn “stupido e incompetente” come il sindaco democratico di New York, Bill de Blasio.
.@SadiqKhan, who by all accounts has done a terrible job as Mayor of London, has been foolishly “nasty” to the visiting President of the United States, by far the most important ally of the United Kingdom. He is a stone cold loser who should focus on crime in London, not me……
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 3, 2019