Uber approda a Wall Street tra le proteste dei suoi driver
Wall Street si prepara ad accogliere la società che ha di recente rivoluzionato il mondo del trasporto urbano. Si tratta di Uber, il gruppo di San Francisco che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’App, che oggi debutta ufficialmente al New York Stock Exchange. Alla vigilia dello sbarco ha comunicato al mercato il prezzo di collocamento dell’Ipo: 45 dollari, nella parte bassa della forchetta attesa, compresa tra $44 e $50 per azione. Uber offrirà al mercato 180 milioni di azioni ordinarie: al prezzo di collocamento stabilito, il gruppo potrebbe così raccogliere con lo sbarco in Borsa fino a $8,1 miliardi.
Un’Ipo che sarà ricordata anche per la protesta degli autisti di Uber, che nei giorni scorsi, proprio in vista dell’approdo a Wall Street, hanno incrociato le braccia in diverse città nel mondo contro i contratti di lavoro e le basse retribuzioni. Come scrive “Il New York Times“, a Londra, tra gli slogan urlati: “Miliardi ai boss e paghe povere per i driver”.
Le principale tappe di Uber: dalla nascita alla quotazione a Wall Street
Uber, la società invisa ai tassisti, si definisce sul suo sito un’azienda che “mette la propria tecnologia al servizio della mobilità urbana”. La sua storia inizia quasi un decennio fa, e come spesso accade è una esperienza personale ad accendere la scintilla per quella che diventa una grande idea. Durante una nevosa serata a Parigi, Travis Kalanick e Garrett Camp non riescono a fermare un tax. È iniziato tutto da una semplice domanda: e se si potesse richiedere una corsa dal telefono? E così nel 2009 i due imprenditori fondano a San Francisco UberCab, un’app per smartphone che consente di richiedere una corsa in un click.
Le prime corse nel 2010, adesso opera in oltre 700 città e in 63 paesi. Stando ai dati aggiornati a fine 2018, sono 10 miliardi le corse completate in tutto il mondo, e 14 milioni quelle completate ogni giorno. Tra i servizi di Uber arriva nell’aprile 2015 Uber Eats, una piattaforma per le consegne di cibo a domicilio, e due anni più tardi (settembre 2016) lancia il primo veicolo pubblico senza pilota di sempre a Pittsburgh in Pennsylvania.
E tra qualche ora verrà segnata una nuova importante tappa: ovvero lo sbarco a Wall Street a distanza di qualche settimana dall’approvo della rivale Lyft. Uber arriva a Wall Street con un fatturato di 11,3 miliardi registrato nel 2018, in crescita del 43% sull’anno precedente, ma inferiore al +61% messo a segno nel 2017. La società ha evidenziato perdite per 1,8 miliardi di dollari nel 2018, in calo del 15% dai 2,2 miliardi del 2017. La divisione Uber Eats rappresenta 1,5 miliardi di dollari che equivalgono al 13% del fatturato complessivo della società. I ricavi di Uber Eats sono aumentati del 149% rispetto all’anno precedente, che era pari a 587 milioni di dollari.