Ubs: sarà un decennio di trasformazioni con tre investimenti vincenti nel lungo periodo
Outlook 2020 e non solo. UBS guarda ai prossimi 12 mesi ritenendo appetibili i titoli di qualità caratterizzati dal pagamento di dividendi. Nel report Year Ahead di UBS Global Wealth Management (GWM) lo sguardo va anche nel lungo periodo con l’innovazione guidata da tecnologia e sostenibilità dovrebbe presentare nuovi vincitori e vinti nel prossimo decennio.
2020 un anno di scelte, le indicazioni di UBS
Le principali raccomandazioni di UBS GWM per il nuovo anno sono:
- titoli di qualità caratterizzati dal pagamento di dividendi, nonché aziende nazionali e attente al consumatore meno esposte agli scambi commerciali e agli investimenti delle imprese;
- un approccio alle obbligazioni di profilo intermedio, in considerazione dei rendimenti estremamente bassi dei titoli più sicuri e dell’incremento dei rischi di credito tra gli emittenti high yield;
- una preferenza per i metalli preziosi rispetto alle materie prime cicliche, una combinazione di valute sicure e ad alto rendimento, nonché una ridotta sensibilità ai movimenti del mercato nell’ambito degli investimenti alternativi.
“Elezioni, tensioni commerciali e variazioni nel mix delle politiche economiche contribuiranno con buona probabilità a rendere il 2020 un «anno di scelte». Tuttavia, gli investitori dovrebbero guardare oltre l’orizzonte dei prossimi 12 mesi, verso un «decennio di trasformazioni» in cui nuovi vincitori e vinti potrebbero modificare le modalità di allocazione dei capitali, rimarca Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management.
Tra minore crescita e scadenze elettorali, tassi Treasury visti in calo all’1,8%
A livello di prospettive economiche il modello di UBS GWM vede nel 2020 l’economia globale crescerà del 3%, in leggero calo rispetto al 3,1% del 2019. La crescita dei mercati sviluppati rallenterà dall’1,6% all’1,1%, mentre quella dei mercati emergenti accelererà passando dal 4,2% al 4,6%. Per l’Italia la stima è di +0,4% per il Pil. Resta tuttavia elevata l’incertezza bilaterale, alimentata dalle scelte geopolitiche e legislative, oltre che dalle scadenze elettorali. Il mondo riuscirà probabilmente a tenere a freno l’inflazione, che a livello globale passerà dal 3% al 2,9%. Il rendimento dei Treasury statunitensi a 10 anni scenderà all’1,8% entro la fine del 2020 e anche il prezzo del Brent calerà toccando USD 60 al barile.
Che mondo sarà alla fine del prossimo decennio?
Lo sguardo poi passa al futuro più lontano. Alla fine del prossimo decennio, gli investitori si troveranno di fronte un mondo trasformato con circa 790 milioni di persone si sposteranno nelle città. Nel mondo sviluppato, la forza lavoro diminuirà di 25 milioni di unità, mentre aumenterà di 470 milioni nei paesi emergenti. Il numero degli utenti di Internet passerà da 4,3 a 7,5 miliardi.
“Le sfide tecnologiche e di sostenibilità correlate a questi e altri fattori presentano alcune opportunità”, rimarca UBS. In generale, i principali temi di investimento a più lungo termine segnalati nel report Year Ahead sono la trasformazione digitale, le terapie genetiche e la crisi idrica.