Ue infettata da coronavirus, Conte propone i coronabond: alle prese con ‘tsunami economico-sociale’
In tempi di coronavirus è tempo di coronabond. Ne è convinto il premier Giuseppe Conte che, in occasione della videoconferenza tenuta ieri martedì 17 febbraio con gli altri leader europei, ha ventilato la possibilità di emettere i coronabond, sia per frenare la speculazione di mercato, che per contenere il danno finanziario provocato dal COVID-19 (certificato quest’ultimo dai crolli di Piazza Affari, che stanno portando la Consob a intervenire più volte.
Nella riunione che ha deciso in via straordinaria di chiudere le frontiere dell’Unione europea, la cancelliera tedesca Angela Merkel, che in passato aveva sempre rigettato l’opzione di qualsiasi forma di eurobond, ha detto che parlerà della proposta con il suo ministro delle finanze, precisando che nessun accordo è stato raggiunto. Dalla video conferenza è emersa tra le altre cose anche la possibilità di sospendere il Patto di stabilità, attraverso l’attivazione della “clausola di salvaguardia generale”. E’ quanto ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.:”Stiamo lavorando sulla clausola di salvaguardia generale e faremo una proposta al Consiglio nei prossimi giorni”, ha detto la numero uno della Commissione Ue, ammettendo che, rispetto allo scorso venerdì, “la situazione è peggiorata” e che “tutte le misure che sono state prese sul piano sanitario, che sono corrette per contenere il virus, hanno un impatto enorme sulla nostra economia”.
Giuseppe Conte: coronabond per far ripartire l’economia
Tornando a Conte e ai suoi coronabond, il premier ha commentato così su Facebook l’appello lanciato ai leader europei affinché venga data una risposta unitaria e coordinata per gestire l’emergenza coronavirus.
“L’emergenza coronavirus è globale e riguarda indistintamente tutta l’Ue. Dobbiamo muoverci tutti con la massima urgenza e determinazione. È questo ciò che ho detto oggi ai leader europei, in videoconferenza, durante la riunione del Consiglio europeo straordinario sul Covid-19″.
“In questo momento – ha continuato – dobbiamo fare tutto ciò che è necessario per assicurare ai nostri cittadini cure mediche, protezione sociale e interventi economici efficaci per tutelare le famiglie e le imprese. Per affrontare una crisi senza precedenti servono strumenti ordinari e straordinari. Occorre dare una risposta comune forte e coordinata per finanziare e tutelare le nostre economie. Ricorrendo, ad esempio, a ‘coronabond’ per far ripartire l’economia, poiché nessun Paese rimarrà indenne dagli effetti economici e sociali che ne deriveranno”.
Coronabond, dunque, oppure un fondo di garanzia europeo che possa finanziare le misure più urgenti da varare per contrastare l’avanzata del coronavirus e dare un assist al sistema sanitario. Conte ha insistito sul pericolo della pandemia da coronavirus, avvertendo che il COVID-19 sta provocando uno “tsunami economico sociale” in tutta l’Europa e che nessun paese dell’Unione europea rimarrà indenne al suo passaggio.
La presidente della Commissione Ursula vom der Leyen si è mostrata aperta alle diverse opzioni. “Questo è uno shock esterno che colpisce il mondo intero, e non ci siamo mai trovati di fronte a qualcosa del genete, prima. Il nemico è il virus e dobbiamo fare il possibile per proteggere il nostro popolo e le economie”. Di conseguenza, Von der Leyen ha aggiunto: “Non esiteremo ad adottare misure aggiuntive in base all’evolversi della situazione”.