Venezuela: Maduro decide maxi-svalutazione e alza del 3.500% il salario minimo, nuova valuta ancorata al Petro
Serie di drastiche misure economiche in Venezuela per combattere l’iperinflazione. Via cinque zeri dalla valuta, che da oggi diventa bolivar sovrano, rialzo dell’Iva e aumento di 35 volte del sarario minimo sono tre tre principali mosse annunciate nel weekend dal presidente Nicolas Maduro.
Il tasso ufficiale per la nuova valuta, il bolívar sovrano, passerà da circa 285.000 dollari a 6 milioni, uno shock che il governo di Caracas ha cercato di compensare in parte alzando il salario minimo del 3.500% all’equivalente di soli 30$ al mese. La nuova moneta ha cinque zeri in meno di quella attuale, ed è ancorata al “petro”, la criptovaluta nazionale garantita dal petrolio. Il bolivar sovrano si muoverà quindi in linea con i cambiamenti del Petro, che a sua volta è legato ai movimenti dei prezzi del petrolio. E’ la prima volta che un governo mette in atto una simile tecnica ancorando la propria valuta a una criptovaluta.
Ogni petro vale 60 dollari, se ci si basa sul prezzo di un barile di petrolio in Venezuela, che si aggira intorno ai 3.600 bolivar.
Tra le altre misure che hanno accompagnato la svolta economica che l’aumento dell’IVA di 4 punti percentuali (dal 12 al 16%) e lo stop ad alcuni sussidi alla benzina, facendo risparmiare al governo 10 miliardi di dollari l’anno, ha detto Maduro, senza fornire ulteriori dettagli. Infine la banca centrale aumenterà la frequenza delle aste in valuta estera. “Dobbiamo impegnarci in una disciplina fiscale prussiana ed eliminare definitivamente l’emissione di denaro speculativo a favore della creazione di denaro rivolto alla produzione di ricchezza, petrolio, oro e turismo”, ha detto Maduro.
Difficile che svolta abbia successo, negozianti in allerta
Il risultato della maxi-svalutazione potrebbe però essere che l’inflazione peggiori dopo la svalutazione e l’aumento dei salari. Il Fmi, non coinvolto nelle riforme annunciate dal paese, vede l’inflazione venezuelana arrivare a toccare entro fine anno la cifra record di 1.000.000%.
Il forte auemnto del salario minimo inmpensierisce i commercianti che potrebbero trovarsi in difficoltà a pagare i proprio dipendenti.
La crisi economica ha portato in questi mesi a una migrazione di massa dei venezuelani con oltre 400mila abitanti che sono fuggiti in Ecuador.