Finanza Nuovi record per la benzina. Ecco come risparmiare sul pieno

Nuovi record per la benzina. Ecco come risparmiare sul pieno

18 Agosto 2023 15:28

In questo caldo agosto 2023 non c’è pace per gli automobilisti: il prezzo della benzina continua a salire. A riportarlo sono i dati del Mimit: è confermato il trend al rialzo dei prezzi del carburante. Secondo le ultime rilevazioni il prezzo medio per il self service sulle autostrade si aggira intorno ai 2,019 euro al litro. Un’impennata dei costi dei carburanti che ha un esempio simbolo tra tutti: ovvero il prezzo record della stazione di servizio di Villoresi ovest (sulla A8) dove è stata superata nei giorni scorsi la cifra di 2,7 euro al litro.

Ma perché, in generale, il costo della benzina e del gasolio continua a rimanere su livelli così alti?

Benzina, prezzi sempre in aumento

Secondo i dati aggiornati al 17 agosto 2023 del Mimit, i prezzi della benzina e del gasolio risultano essere ancora in salita. Per il self service in autostrada il prezzo medio si attesta intorno a 2,019 euro al litro: per avere un parametro di paragone, basti pensare che il 14 agosto il prezzo era pari a 2,015 euro. Le notizie non sono positive nemmeno quando si guarda al diesel: sempre in autostrada il prezzo è pari a 1,928 euro contro il 1,921 euro della vigilia di Ferragosto. Altro discorso, invece, per il Gpl servito, che è stabile a 0,842 euro e per il metano che risulta essere stabile a 1,921 euro.

Ad entrare nel triste primato delle regioni nelle quali il pieno costa di più c’è la Puglia, dove la benzina in modalità self service è pari a 1,969 euro, mentre la regione meno cara risultano essere le Marche, dove il costo si aggira intorno a 1,924 euro al litro. I prezzi più alti per la benzina acquistata in modalità self service sono:

  • Calabria: 1,967 euro/litro;
  • Basilicata: 1,966;
  • Liguria: 1,965;
  • Sardegna: 1,962;
  • Val d’Aosta: 1,959;
  • Molise: 1,954;
  • Sicilia: 1,946;
  • Campania: 1,944;
  • Friuli Venezia Giulia: 1,943;
  • Abruzzo, Piemonte e Toscana: 1,941;
  • Lombardia: 1,940;
  • Emilia Romagna: 1,938;
  • Lazio: 1,937;
  • Umbria: 1,936;
  • Veneto: 1,925;
  • Marche: 1,924.

È possibile risparmiare sui carburanti?

Come possono difendersi gli automobilisti da questi costanti aumenti dei carburanti? Sono molti gli espedienti che possono portare a risparmiare, almeno un po’. E che soprattutto possono evitare di far diventare il pieno un vero e proprio salasso.

Il primo espediente da utilizzare è quello di scegliere sempre la modalità self invece che quella servito, che ha un costo superiore. Altroconsumo, inoltre, consiglia di evitare di fare il pieno in autostrada, almeno quando è possibile. È bene, inoltre, prestare attenzione ai costi che vengono applicati dal benzinaio e valutare se il distributore che è stato scelto propone dei prezzi superiori a quelli medi.

È importante, poi, tenere sempre in buono stato l’automobile, effettuando delle regolari revisioni. Eventuali problemi del veicolo potrebbero portare ad un maggiore consumo di carburante. Da non dimenticare, inoltre, che ad influire sui consumi di diesel e benzina è anche il modo di guidare.

Il prezzo della benzina può essere tagliato

Federcontribuenti sostiene che il prezzo della benzina può essere tagliato di 20 centesimi al litro, senza che ci siano conseguenze negative per l’erario statale. L’associazione si dice pronta a presentare una campagna di sensibilizzazione sull’aumento del costo del carburante.

È giusto che i cittadini sappiano – sostiene Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti – che il 55% del costo del litro di benzina è costituito da tasse; su due euro di costo al litro della benzina verde il totale delle accise arriva a 98 centesimi, a cui viene applicata una imposta sul valore aggiunto di 20 centesimi. Praticamente una tassa sulle tasse. La materia prima costa solo per 60 centesimi sul prezzo finale che viene completato da 22 centesimi dei costi di distribuzione del carburante dalle petroliere al benzinaio. Gli esercenti delle stazioni di servizio sono l’anello debole della catena. A loro, se tutto va bene vanno solo 4 centesimi al litro. Questi aumenti ingiustificati, come i 2,7 euro in una pompa sulla Milano-Varese non fanno altro che provocare danni morali e materiali ai cittadini e alle imprese. Tutto ciò è inaccettabile e invitiamo dunque anche i direttori competenti del ministero a tornare al loro lavoro in questi giorni per dare una risposta seria e concreta mettendo in moto tutti gli strumenti per fermare questo tsunami”.