Pensione: “per mantenere lo stesso stile di vita servono i risparmi privati”, l’ultimo Pension Gap Index
Per mantenere lo stesso stile di vita una volta in pensione, in molti devono attingere ai risparmi personali. Così emerge dall’ultima edizione dell’International Pension Gap Index di UBS che confronta i sistemi pensionistici di 25 mercati in base all’ammontare di risparmi volontari richiesto ai beneficiari.
Dal report emerge come nella maggior parte delle città del mondo il risparmio privato è necessario per garantire un determinato tenore di vita durante il periodo di pensionamento. Ma l’ammontare dei risparmi necessari dipende dalla struttura dei rispettivi sistemi pensionistici. Se da un lato alcuni richiedono un basso investimento personale da parte dei beneficiari, altri si attengono alla responsabilità personale, ossia che i beneficiari non mirano a mantenere lo stesso tenore di vita.
Previdenza integrativa: paese che vai, risparmio che trovi
I risultati variano notevolmente a seconda delle città. Ad esempio, la previdenza integrativa non è indispensabile ad Amsterdam, mentre a Tokyo è addirittura pari al 93% del salario. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il sistema giapponese non mira a compensare una quota elevata del reddito da lavoro, contrariamente a quello olandese, fattore che si riflette anche nei rispettivi livelli di contributi pensionistici. Inoltre, i giapponesi trascorrono il 50% di tempo in più in pensione rispetto ai cittadini olandesi, in quanto raggiungono prima l’età pensionabile e vivono più a lungo.
Inoltre l’indagine di UBS rivela come anche quando le indennità pensionistiche previste sono elevate, possono essere incerte se basate sull’andamento dei mercati finanziari o quando le indennità stabilite dipendono da parametri demografici e finanziari obsoleti.
Di conseguenza, secondo gli autori del report, è consigliabile investire in risparmi preventivi per evitare di incorrere nell’incertezza intrinseca
legata ai cambiamenti delle policy.
Pensioni: l’importanza della pianificazione e degli investimenti
L’indagine di UBS rivela inoltre come in alcune città la stima del tasso di risparmio necessario supera di gran lunga il potenziale di risparmio di un lavoratore con un reddito medio. A fronte di questa realtà, una delle possibilità è quella di ridimensionare il proprio stile di vita in modo da poter avere lo stesso standard anche durante la pensione. È possibile anche andare in pensione più tardi o trasferirsi in un luogo più economico una volta raggiunto il pensionamento.
Tuttavia, difficili possono essere evitate se si inizia a risparmiare fin da giovani. Ma non solo risparmio, occorre anche investire, nonostante i rischi. Dall’indagine di UBS emerge difatti che in Svizzera, nove volte su dieci, investire i propri risparmi in un portafoglio diversificato, composto da obbligazioni e azioni, porterà a risultati finanziari migliori rispetto agli investimenti in liquidità. Inoltre, affidarsi esclusivamente alla liquidità in Svizzera aumenterebbe di un terzo il tasso di risparmio richiesto.
Per quanto riguarda le donne, i sistemi pensionistici sono generalmente privi di differenze di genere, salvo nel caso in cui le donne possano andare in pensione prima degli uomini con lo stesso livello di indennità. Tuttavia, le donne tendono a porre fine alla loro carriera e a lavorare part-time più spesso degli uomini, ad esempio per prendersi cura dei figli. Di conseguenza, spesso registrano una crescita salariale inferiore, accumulano meno contributi pensionistici e risparmiano meno nel corso della loro vita lavorativa. Inoltre, tendono a vivere più a lungo degli uomini; quindi, solitamente hanno meno risorse previdenziali per finanziare lunghi periodi di pensionamento. Ciò significa che gli investimenti richiesti dalle donne sono generalmente più elevati rispetto a quelli degli uomini.