Finanza Pensioni d’oro all’estero: i paesi che sostituiscono il Portogallo

Pensioni d’oro all’estero: i paesi che sostituiscono il Portogallo

5 Ottobre 2023 15:51

Stop alle pensioni d’oro in Portogallo.

Dal 2024 il regime di tassazione speciale riservato ai residenti stranieri non abituali finirà.

Ci stiamo riferendo a quelle agevolazioni fiscali che Lisbona aveva deciso di garantire agli stranieri, non importa che fossero professionisti o pensionati, che sceglievano proprio il Portogallo come paese di residenza.

In un certo senso è come se finisse un’epoca.

Ma adesso quali altre mete è possibile prendere in considerazione per godersi a pieno titolo la propria pensione? Ma soprattutto avere una tassazione agevolata, che permetta di avere un assegno mensile più alto? Scopriamolo insieme.

Pensioni d’oro in Portogallo

Ma perché molti pensionati e professionisti, fino ad oggi, eleggevano il Portogallo come luogo ideale dove vivere? E soprattutto dove risparmiare con le tasse?

La legge, che non sarà più in vigore dal 2024, permette di accedere ad un’imposta fissa pari al 20% per i professionisti qualificati ed i nomadi digitali, che scende al 10% per chi percepisce una pensione.

Proprio questi ultimi, fino al 2020 godevano di un’esenzione totale, che permetteva loro di non pagare le imposte.

Un’agevolazione di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri – non solo quelli provenienti dall’Europa – e della quale potevano usufruire gli emigranti portoghesi, che ricevevano la loro pensione all’estero.

Benché sia arrivata una vera e propria scure da parte del governo portoghese, chi gode in questo momento delle agevolazioni, ne potrà usufruire per tutta la durata della legge: dieci anni.

Le altre mete da prendere in considerazione

Ma quali sono le altre mete da prendere in considerazione dopo lo stop arrivato dal Portogallo?

Sono parecchi i paesi che permettono di godersi il meritato riposo e di percepire la pensione con una tassazione ridotta: si parte dalla Grecia per arrivare alla Spagna.

Nell’elenco ci sono anche Cipro, Croazia, Malta e la Tunisia, solo per soffermarsi ai paesi più vicini all’Italia, geograficamente parlando.

Stando agli ultimi dati dell’Inps, i pensionati italiani che sono all’estero hanno superato quota 350.000 e si sono sparpagliati in 165 paesi.

Stiamo parlando di una percentuale pari al 2,6% dei complessivi 17,7 milioni.

Complessivamente qualcosa come 1,5 miliardi di euro di pensioni va all’estero: il 2% di quanto viene erogato direttamente dall’Inps.

Ma vediamo quali sono i paesi nei quali è possibile risparmiare sul fronte delle tasse.

Grecia

Atene ha previsto una tassazione pari al 7% per 15 anni sui redditi dei pensionati che arrivano dall’estero.

I diretti interessati devono aver lavorato nel settore privato e devono trasferire la residenza. Questa misura è partita nel 2013.

Croazia

In questo caso i pensionati possono godere di un’aliquota pari al 12% per gli assegni previdenziali che arrivano fino a 2.300 euro.

Nel momento in cui viene superata questa soglia si passa al 18%.

È necessaria una permanenza minima di 183 giorni ogni anno e chi si trasferisce non deve mantenere in Italia la propria residenza ed il proprio domicilio.

Tunisia

Complessivamente sono 1.600 i pensionati ad aver scelto il paese africano.

L’assegno medio erogato è pari a 3.805 euro e la tassazione si calcola unicamente sul 20% della pensione, con un’aliquota pari al 7%.

Tra i requisiti minimi per poter accedere a questa agevolazione c’è il soggiorno minimo di 183 giorni o, in alternativa, è necessario essere proprietari di una abitazione e devono sussistere le condizioni per la residenza ed il mantenimento.

Malta

La Valletta ha previsto una tassazione agevolata pari al 15% nel caso in cui i redditi provengano dall’estero.

Ovviamente anche per le pensioni, che devono rispettare alcune regole: devono provenire da un paese europeo, il richiedente non deve lavorare e l’assegno previdenziale deve essere pari o superiore al 75% del reddito imponibile complessivo.

Chi vuole usufruire delle agevolazioni deve, inoltre, acquistare un immobile con un valore a partire da 250.000 euro, o stipulare un contratto d’affitto della durata di almeno un anno, il cui importo minimo si deve avvicinare a 9.000 euro.

Cipro

In questo caso risultano essere esentasse le pensioni fino a 3.420 euro. Nel momento in cui l’assegno previdenziale supera questa cifra viene applicata un’aliquota del 5%.

È possibile, inoltre, accedere ad un’Iva agevolata nel momento in cui si acquista casa (pari al 5%).