Pirelli: golden power del Governo sulle gomme cyber
Pirelli e gomme cyber: arriva il golden power del governo anti-Cina. Ecco perchè
Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di blindare ufficialmente Pirelli e le sue tecnologie cyber. L’intenzione è quella di arginare il potere del socio cinese.
Per Pirelli, l’Esecutivo avrebbe deciso di utilizzare lo strumento del “Golden Power” e avrebbe dotato il gruppo italiano di una serie di strumenti, il cui scopo sarebbe quello di andare a tutelare i suoi asset strategici.
Tra questi rientrerebbe anche un vero e proprio nulla osta strategico per la sicurezza industriale, che impone limiti a quanti possono accedere alle informazioni.
Ma perché il Governo ha deciso di imporre il Golden Power a Pirelli e perché ha deciso di difendere in questo modo il gruppo industriale italiano?
Scopriamolo insieme.
Golden Power per Pirelli
Pirelli entra nel novero delle aziende ufficialmente difese e tutelate dall’Esecutivo italiano.
Attraverso una nota, Palazzo Chigi ha comunicato che “il Governo, nella seduta del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2023, su proposta del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha disposto l’esercizio dei poteri speciali ‘golden power’ sull’operazione oggetto di notifica da parte di China National Tire and Rubber Corporation, Ltd., riguardante il patto parasociale sulla governance della società Pirelli & C. S.p.A. La decisione del Governo, nel rispetto del principio di proporzionalità, prevede apposite prescrizioni per la tutela dell’asset strategico costituito da sensori cyber impiantabili negli pneumatici“.
Ma perché i cyber risultano essere così importanti? E soprattutto cosa sono?
I cyber sono sensori che hanno la possibilità di raccogliere i dati relativi ai veicoli.
Tra le informazioni che sono in grado di raccogliere ci sono gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture.
Queste informazioni possono essere archiviate e successivamente trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e processati con super calcolatori.
Attraverso la loro gestione – e con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale – è possibile creare una serie di modelli digitali che possono essere utilizzati in sistemi all’avanguardia come digital twin e smart city.
Golden power: in cosa consiste?
Che cosa si intende per golden power?
In estrema sintesi è l’espressione che riassume i poteri speciali che possono essere esercitati nei settori della difesa e della sicurezza nazionale.
Ma anche negli ambiti che possono essere definiti come di rilevanza strategica, come ad esempio i settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
Tra i poteri speciali rientrano – solo per fare alcuni esempi – la facoltà di dettare le condizioni per l’eventuale acquisto di partecipazioni. È possibile, tra l’altro, porre il veto all’adozione di determinate delibere societarie e opporsi all’acquisto di partecipazioni.
Pirelli, in questo momento, ha in mano la tecnologia Cyber, che viene fatta rientrare nell’ambito di quelle di rilevanza strategica.
Come precisano direttamente, attraverso una nota, da Palazzo Chigi, “la rilevanza di questa tecnologia Cyber è individuabile in una pluralità di settori: automazione industriale, machine to machine communication, machine learning, manifattura avanzata, intelligenza artificiale, tecnologie critiche per la sensoristica e attuatori, Big Data & Analytics. Per tali settori, Cyber si configura come tecnologia critica di rilevanza strategica nazionale”.
Il timore è che, nel caso in cui questa tecnologia venga utilizzata impropriamente, si metta a rischio la riservatezza dei dati degli utenti.
Ma non solo: c’è anche la preoccupazione sul rischio che vengano trasferite informazioni rilevanti per la sicurezza.
Cosa cambia adesso per Pirelli?
A spiegarlo è direttamente Palazzo Chigi, che sottolinea che ha intenzione di creare una rete di misure che tutelino:
- l’autonomia di Pirelli e del suo management;
- la sicurezza delle procedure;
- la protezione delle informazioni di rilevanza strategica;
- il know-how posseduto dalla società.