Finanza Reddito di cittadinanza, tutte le novità in arrivo il 1° luglio

Reddito di cittadinanza, tutte le novità in arrivo il 1° luglio

28 Giugno 2023 15:21

Reddito di cittadinanza e assegno di inclusione: cosa cambia dal 1° luglio

Dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà completamente ed interamente sostituito dall’assegno di inclusione.

Grazie al Decreto Lavoro, che ha ottenuto il via libera direttamente dal Senato, è stata delineata nel dettaglio la nuova misura.

Per alcuni percettori del sussidio, però, tra poche settimane si prospettano alcune novità.

A partire dal mese di luglio alcune famiglie percepiranno l’ultima ricarica.

Ma cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono le novità più importanti e cosa implichi il passaggio tra il reddito di cittadinanza e l’assegno di inclusione.

Reddito di cittadinanza: le novità di luglio

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto alcune importanti novità per i percettori del reddito di cittadinanza.

È previsto, infatti, che venga erogato per un massimo di sette mensilità, che, comunque vada, non dovranno andare oltre il 31 dicembre 2023.

In altre parole, quella di luglio, per molte famiglie, risulta essere l’ultima ricarica.

Dal mese di agosto i soggetti ritenuti occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli ed anziani in famiglia rimarranno senza sussidio.

Dal 1° settembre avranno la possibilità di iscriversi al nuovo portale web del Governo.

Il limite temporale che abbiamo appena visto non si applica ai percettori di reddito di cittadinanza che, prima della scadenza dei sette mesi, risultino essere stati presi in carico direttamente dai servizi sociali, perché sono soggetti non attivabili al lavoro.

Quanti perderanno il reddito di cittadinanza nel corso del mese di luglio?

Una stima effettuata dall’Ufficio parlamentare di bilancio ha previsto che potrebbero essere almeno 500.000 le persone che lo perderanno, che costituiscono il 22,9% di quanti lo stanno ricevendo in questo momento.

A partire dal mese di luglio verrà erogato un nuovo bonus da 382,5 euro, che arriverà in concomitanza con lo stop alle ricerche del reddito di cittadinanza.

Questa nuova carta solidale per acquisti di prima necessità verrà erogata alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro. Lo riceveranno tutti, anche quanti non avevano il reddito.

A chi spetterà l’assegno di inclusione

Una domanda che molte famiglie si pongono è chi possa ricevere l’assegno di inclusione. I requisiti per poter ricevere il nuovo sussidio sono i seguenti:

  • avere la residenza in Italia da cinque anni;
  • essere in possesso di un Isee pari a 9.360 euro ed un reddito familiare inferiore a 6.000 euro moltiplicati per le scale di equivalenza;
  • la famiglia non deve essere in possesso di imbarcazioni, navi o di auto con una cilindrata superiore a 1.600 cc. Non devono essere in possesso nemmeno di motoveicoli con una cilindrata superiore a 250 cc.

Le donne vittime di violenza hanno la possibilità di costituire un nuovo nucleo familiare, staccandosi da quello del marito.

La nuova situazione anagrafica varrà anche ai fini Isee per accedere direttamente all’assegno di inclusione.

Per queste donne saranno messi a disposizione percorsi di inclusione personalizzati.

L’assegno di inclusione, inoltre, potrà essere richiesto anche dalle famiglie con disabili, con minori e con over 60.

Nel corso delle ultime settimane, rispetto alla prima formulazione, è stata ampliata la platea dei beneficiari: sono state incluse le famiglie prese in carico dai servizi socio–sanitari.

È bene ricordare che nel caso in cui i potenziali beneficiari dovessero presentare dichiarazioni o documenti falsi che attestino situazioni che non corrispondono al vero, scatta la reclusione da due a sei anni.

Nel caso in cui non vengano comunicate variazioni di reddito o del patrimonio – anche se provengono da attività irregolari – i diretti interessati rischiano la reclusione da uno a tre anni.

L’assegno di inclusione ammonta a 6.000 euro l’anno: 500 euro al mese.

A questo importo si aggiunge il contributo per l’affitto che è pari a 3.360 euro l’anno, cifra che corrisponde a 280 euro al mese.

Nel caso in cui il nucleo familiare sia costituito solo da persone con almeno 67 anni o disabili gravi, l’importo sale a 630 euro, ossia 7.650 euro l’anno, mentre in contributo per l’affitto è pari a 150 euro, ossia 1.800 euro l’anno.