Finanza Second hand sempre più di moda anche in Italia, soprattutto tra la GenZ

Second hand sempre più di moda anche in Italia, soprattutto tra la GenZ

18 Aprile 2024 14:45

Alleggerire il portafoglio, strizzando l’occhio all’ambiente: questi gli obiettivi del mercato second hand, ossia la compravendita di prodotti usati, definita anche l’economia del riuso, molto in voga tra gli italiani visto che ben il 60% lo ha scelto nel 2023.

I numeri sono quelli dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito, giunto alla sua decima edizione, il quale mostra attraverso i risultati dell’indagine 2023 il passaggio della compravendita di usato da comportamento minoritario e funzionale a vero e proprio trend consolidato.

Second hand: 2023 anno di svolta in Italia

Nel 2014 la second hand era ancora vissuta e guardata con un certo pregiudizio dagli italiani che la praticavano solo in caso di necessità. Ma nel 2023 si è affermata definitivamente come comportamento di acquisto consolidato e top of mind per il 61% di chi la pratica, per cui rappresenta la prima scelta per ogni tipologia di necessità.

Lo scorso anno difatti, dice l’Osservatorio, la second hand è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili, messo in atto dal 60% degli italiani – dato in crescita di 3 punti percentuali sul 2022 e di ben 16 sul 2014 – preceduta solo dalla raccolta differenziata (91%) e dall’acquisto di lampadine a LED (68%). In questi dieci anni gli italiani che hanno optato per la pratica della second hand sono passati dai 19 milioni del 2014 ai 26 milioni del 2023, con un 19% di persone che hanno dichiarato di essersi avvicinati alla second hand per la prima volta (+6 punti percentuali rispetto al 2022).

Il volume d’affari complessivo generato ha raggiunto il picco di 26 miliardi di euro (+44% rispetto al primo anno di rilevazione), che rappresentano l’1,3% del PIL nazionale.

Cresce la frequenza (il 76% degli acquirenti e il 71% dei venditori ha dichiarato infatti di fare second hand almeno due volte all’anno) e il numero di oggetti acquistati o venduti (per l’81% pari o maggiore rispetto all’anno precedente).

Gen Z tra i cluster più appassionati di second hand

Dai risultati di quest’anno emerge inoltre che i cluster sociodemografici di italiani più appassionati di second hand sono GenZ (88%), la generazione 35-44 anni (76%) e le Famiglie con Bambini (75%).

Il mercato pre-loved  oggi rappresenta il canale preferenziale per la compravendita di beni di seconda mano per il 63% degli intervistati e genera il 50% del valore economico complessivo, ovvero 13 miliardi di €. Cresce infatti nel 2023 la forbice tra chi ha utilizzato il canale online rispetto all’offline (71% online vs. 60% offline per gli acquisti; 72% online vs. 36% per le vendite).

Ma perché si acquista l’usato? In primis per risparmiare come ha dichiarato il 57%. Per il 59% degli intervistati il risparmio è molto o abbastanza, a conferma che la second hand sia un alleato concreto nella gestione del bilancio familiare. In particolare, il risparmio percepito rispetto al corrispettivo bene nuovo si attesta intorno al 40%, percentuale che cresce per alcune categorie come Biciclette (48%), Abbigliamento e Accessori (47,4%) e Articoli per Bambini (47%).

Per quanto riguarda il guadagno, arriva solo al terzo posto come driver di vendita, rilevante per il 33% degli intervistati, e preceduto dalla necessità di fare spazio (77%) e dal voler dare una nuova vita agli oggetti evitando sprechi (36%). Il guadagno medio degli italiani nel 2023 è stato di circa 850€: una piccola entrata quindi, che incide sul budget annuale molto o abbastanza solo per il 17% degli intervistati.