Investimenti nell’immobiliare in Italia: come cambia l’identikit dell’acquirente tipo
Sempre più persone guardano al mercato immobiliare come investimento. Nonostante il mercato immobiliare abbia vissuto un 2023 molto complesso, se si guarda alla percentuale di acquisti per investimento è aumentata negli ultimi 5 anni (pari al 19,5%). Un incremento che secondo lo studio del Gruppo Tecnocasa è avvenuto in un contesto di elevata inflazione, che ha spinto numerosi risparmiatori a destinare i propri fondi al settore immobiliare.
E cresce anche l’età media degli acquirenti, passando dai 42,7 anni nel 2022 ai 43,7 anni nel 2023. È la prima volta negli ultimi 5 anni che si registra un aumento dell’età media degli acquirenti, fenomeno attribuibile principalmente alla crescita della componente degli investitori, la quale solitamente presenta un’età media più elevata.
Chi investe nel settore immobiliare
Nonostante l’incremento dell’età media degli acquirenti, i più attivi sul mercato fanno parte della fascia più giovane, quella compresa tra i 18 e i 34 anni, rappresentanti il 28,8% del totale (un dato in calo rispetto al 31,2% del 2022). Questa fascia d’età, pur vedendo una leggera diminuzione della sua quota di partecipazione, continua a mantenere una presenza considerevole nel panorama degli acquirenti immobiliari. Nel 2019, invece, la maggior parte degli acquirenti aveva un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, costituendo il 27,8% del totale, indicando un cambiamento significativo nel comportamento degli acquirenti nel corso degli anni.
A livello nazionale, si osserva una progressiva crescita della percentuale di acquisti effettuati da single, che nel 2023 rappresentano un terzo del totale delle compravendite, mentre le famiglie effettuano due terzi degli acquisti. Questo aumento della partecipazione degli acquirenti singoli potrebbe essere indicativo di cambiamenti nelle preferenze di vita e nelle dinamiche sociali. Inoltre, a Milano, la percentuale di acquisti da parte di single è significativamente più alta, sfiorando il 50%, evidenziando un trend particolarmente accentuato nella città più grande e dinamica d’Italia.
Il tipo di casa preferita dagli investitori
Il trilocale continua a detenere il primato come tipologia abitativa più acquistata in Italia, con il 33,9% delle transazioni immobiliari. Al secondo posto, le soluzioni indipendenti e semindipendenti, che rappresentano il 21,2% del mercato, una quota sostanzialmente stabile rispetto al 2022 ma in crescita rispetto al 2019, quando si attestava al 19%. Questo incremento è stato notevole, soprattutto per le soluzioni indipendenti, che hanno sperimentato un aumento delle compravendite a seguito dell’avvento della pandemia da Covid-19. Tuttavia, a partire dal 2022, questa tendenza ha mostrato un lieve rallentamento.
A livello nazionale, la percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A e B si attesta al 6,5%, una cifra che si avvicina alla quota registrata nel 2022. Tuttavia, rispetto al 2021 quando la percentuale sfiorava l’8%, si nota una lieve contrazione degli acquisti di abitazioni in classi energetiche elevate. Questo declino può essere attribuito principalmente alla diminuzione dell’offerta di soluzioni di nuova costruzione, che tendono ad essere caratterizzate da una maggiore efficienza energetica. Di conseguenza, si riduce anche la disponibilità di abitazioni con classi energetiche più elevate sul mercato immobiliare.
La percentuale di residenti nelle grandi città che optano per l’acquisto dell’abitazione principale nell’hinterland è in crescita, con 23 residenti su 100 che hanno fatto questa scelta nell’ultima rilevazione. Questa tendenza non sorprende, considerando i mutamenti innescati dalla pandemia in termini di preferenze abitative, l’aumento dei prezzi delle abitazioni e la minore disponibilità di spesa causata dall’incremento dei tassi di interesse.
Cosa aspettarsi dal mercato immobiliare nel 2024
Le evoluzioni macroeconomiche e in particolare dei tassi di interesse hanno determinato una contrazione delle transazioni nell’anno appena concluso, ma i segnali sono moderatamente positivi per i vari settori immobiliari per il 2024, pur mantenendo una certa dose di prudenza.
Partendo dai numeri del 2023 l’ufficio studi Tecnocasa rimarca come il mercato immobiliare residenziale ha subito una contrazione delle compravendite rispetto al 2022. Si stima che siano state effettuate circa 680 mila transazioni, e per il 2024 ci si aspetta un’ulteriore riduzione a circa 650 mila, con una possibile crescita dei prezzi fino al 2%. Tuttavia, nonostante queste previsioni, si tratta comunque di numeri che testimoniano un mercato ancora solido e in salute. “I tassi di interesse, ancora elevati e per i quali si prevede un miglioramento per il 2024, unitamente alla prudenza delle banche, sono elementi che rendono l’accesso al credito ancora difficoltoso, soprattutto per chi ha necessità di ricorrere a finanziamenti importanti, – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. – Questo potrebbe portare a una riduzione dei prezzi, in particolare per le tipologie più popolari e per le metrature più ampie”.