Finanza Spesa, i supermercati preferiti dagli italiani per Altroconsumo: cresce l’attenzione ai prezzi e qualità dei prodotti

Spesa, i supermercati preferiti dagli italiani per Altroconsumo: cresce l’attenzione ai prezzi e qualità dei prodotti

13 Gennaio 2025 16:59

Secondo un’indagine di Altroconsumo, condotta su un campione di 12mila clienti con oltre 41mila esperienze d’acquisto raccolte, spiccano Esselunga, NaturaSì e Ipercoop tra i supermercati preferiti. Per i discount, invece, dominano Aldi ed Eurospin, senza dimenticare l’apprezzamento riservato a diverse catene locali.

Altroconsumo evidenzia alcuni aspetti negativi emersi dall’indagine di quest’anno, come l’aumento dei tempi di attesa alle casse delle principali catene e un calo di soddisfazione legato alla qualità dei prodotti freschi, segnalato da molti consumatori.

La classifica dei supermercati

Nella categoria degli iper e supermercati presenti in almeno cinque regioni, Esselunga, NaturaSì e Ipercoop si confermano al vertice, quest’anno tutte a pari merito.

I supermercati e gli ipermercati preferiti – Altroconsumo

Le insegne preferite per singoli aspetti

Non mancano, però, altre insegne che ottengono giudizi molto positivi con punteggi elevati. In particolare, NaturaSì, specializzata in alimentazione biologica, si distingue per eccellenza in diversi aspetti: qualità dei prodotti a marchio proprio, tempi d’attesa alla cassa e qualità generale dei prodotti acquistati, con valutazioni superiori a 80 su 100 in ogni categoria. Ecco le categorie:

  • Convenienza dei prezzi: Aldi e Tosano (insegna locale)
  • Qualità dei prodotti: NaturaSì
  • Qualità dei prodotti con il marchio del supermercato: Naturasì e Ipercoop
  • Comfort all’interno del punto vendita: Esselunga, Cadoro (insegna locale) e Interspar
  • Sconti e promozioni: CTS (insegna locale)
  • Assortimento: Tosano (insegna locale)
  • Qualità della carne: Borello (insegna locale)
  • Qualità del pesce: Cadoro e Maxì (insegne locali)
  • Qualità frutta e verdura: Cadoro (insegna locale)
  • Trasparenza dei prezzi: Cadoro (insegna locale), Alì e Mega (insegna locale)
  • Tempi d’attesa alla cassa: NaturaSì

Discount e insegne locali, le preferenze dei consumatori

I discount continuano a guadagnare terreno, complice il caro vita e il miglioramento dell’offerta. Tutte le catene valutate hanno ottenuto almeno un punteggio buono, con Aldi ed Eurospin che svettano in cima alla classifica grazie al loro giudizio “ottimo”.

Anche le insegne locali, meno diffuse su scala nazionale, conquistano i clienti con punteggi eccellenti: tra le 40 catene analizzate, ben undici raggiungono una valutazione ottima e nessuna scende sotto il buono. Dem, Rossetto, Mega e Iperal occupano il podio a pari merito, mentre Tosano si distingue con un punteggio record di 90 su 100 per l’assortimento e primeggia anche per la convenienza dei prezzi.

Infine, Cadoro si fa notare nonostante una qualità media complessiva, grazie al comfort dei punti vendita e all’elevata qualità di frutta, verdura, pesce e trasparenza sui prezzi.

Cala il prezzo medio della spesa

Dal confronto tra i dati del 2024 e quelli del 2023, emerge una notevole stabilità nelle posizioni delle insegne in classifica. Ma ci sono alcuni aspetti che secondo Altroconsumo sono in calo.

“A incidere di più su questo calo è stato soprattutto il tempo di attesa alla cassa (quella con il personale), a quanto pare aumentato nell’ultimo anno nonostante la presenza delle casse automatiche – spiega l’associazione – scende anche l’apprezzamento per la qualità dei prodotti freschi (carne, pesce, frutta e verdura) e la soddisfazione per i prezzi, il che è comprensibile in tempi di costi che, pur non essendo più in forte aumento come in passato, sono comunque arrivati a livelli molto elevati”.

Uno dei dati più rilevanti dell’ultimo report è il calo del prezzo medio della spesa mensile, diminuito del 5% tra il 2023 e il 2024. In termini concreti, la spesa media è passata da 409 euro a 387 euro nei 30 giorni. Secondo gli autori dello studio, questa riduzione è strettamente legata al crescente clima di incertezza economica percepito dai cittadini, che li spinge a una maggiore attenzione e prudenza nelle scelte di acquisto.

I dati, come ipotizzabile, cambiano molto in base alla composizione del nucleo familiare, con quelli più numerosi che sono molto più attenti ai prezzi. Entrando nello specifico:

  • chi è solo spendeva 244 euro nel 2023 e 243 euro nel 2024 (-0,4%);
  • le famiglie composte da due persone sono passate da 383 euro a 365 euro (-5%);
  • i nuclei da tre persone da 458 euro a 432 euro (-6%);
  • le famiglie di 4 persone scendono da 532 euro a 504 (-5%);
  • le famiglie più numerose, da 5 persone in su, da 598 euro e 516 euro (-14%).