Superbonus, sui crediti incagliati spuntano ipotesi F24 e Btp
Superbonus: la soluzione con i modelli F24 e i BTP?
All’orizzonte sembra profilarsi una soluzione per il problema dei crediti relativi al superbonus e degli altri bonus edilizi, che, al momento, risultano essere incagliati dal decreto che ne ha ufficialmente bloccato le cessioni.
La soluzione del problema sembra passare anche attraverso i famosi modelli F24, che vengono utilizzati dai contribuenti per saldare le imposte direttamente in banca.
Gli istituti di credito potrebbero utilizzare proprio i modelli F24 per portare in detrazione i crediti fiscali acquistati.
Ad annunciare questa potenziale novità ci ha pensato Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, dove, in questo momento, sono al voto gli emendamenti.
Superbonus, la soluzione passa dall’F24
La soluzione per risolvere il problema dei debiti incagliati per il Superbonus sembra passare proprio attraverso l’utilizzo degli F24.
A spingere verso questa direzione, ci avevano pensato le banche e le assicurazioni, le quali, attraverso Abi ed Ance, hanno suggerito la strada da percorrere.
Per il momento comunque, i diretti interessati rimangono in attesa: si vuole vedere il testo definitivo e si suggerisce la massima cautela.
È importante ricordare, comunque, che proprio sull’ipotesi dei Modelli F24 per sciogliere il problema dei crediti incagliati del superbonus, Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, si è sempre detto contrario.
Accanto a questa ipotesi, comunque, sul tavolo ne rimane un’altra.
Secondo alcune fonti parlamentari, allo studio ci sarebbe la possibilità di permettere alle banche, che a fine anno non sono riuscite ad esaurire i crediti, di convertirli in Btp a 10 anni.
Per il momento, comunque, sembrerebbe definitivamente tramontata l’ipotesi di un “veicolo speciale”, una sorta di piattaforma di vendita, che avrebbe dovuto coinvolgere anche Sace, per fornitura di particolari garanzie:
un progetto di difficile realizzazione e che avrebbe richiesto dei tempi troppo lunghi.
I tempi stringono e con ogni probabilità le risposte non dovrebbero tardare ad arrivare.
Il relatore Andrea De Bertoldi ritiene che nel corso della giornata di oggi “riusciremo a dare una risposta più precisa che contempererà anche gli F24, in parte, e una soluzione innovativa che sostanzialmente prevede un veicolo che risolverà i problemi residui“.
De Bertoldi si è poi soffermato su un possibile coinvolgimento delle assicurazioni, spiegando che le compagnie hanno molta capienza fiscale: hanno quindi ampio margine per assorbire i crediti derivanti dal superbonus e dai crediti edilizi.
L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, stimato che la capienza residua delle assicurazioni è pari a 10,2 miliardi di euro quest’anno e quella delle banche è pari a 7,2 miliardi di euro, anche se ci sono parecchie differenze tra i vari istituti.
Marco Osnato, comunque, si è detto fiducioso e sicuro di riuscire a chiudere questo capitolo.
La situazione si starebbe risolvendo
Il problema dei crediti incagliati del superbonus si starebbe risolvendo da solo: le banche starebbero cominciando ad acquistarne di nuovi.
Alcune indiscrezioni in questo senso si hanno da Banco Bpm, che ha sottoscritto alcuni impegni di acquisto, che permettono una cauta apertura a nuove operazioni.
Intesa Sanpaolo, invece, avrebbe già raggiunto la propria capacità fiscale.
Le prossime modifiche da votare su cui ci sarebbe già l’accordo riguardano l’esclusione dal blocco delle cessioni per l’edilizia popolare e le onlus, la proroga per il completamento dei lavori sulle villette fino al 30 settembre e la deroga per il sismabonus nell’area del cratere in Abruzzo, Marche e Lazio.