Meno tasse per famiglie con più figli. Tutto sull’idea di Giorgetti
Più figli meno tasse: l’idea di Giancarlo Giorgetti
Le tasse non saranno uguali per tutti: scatterà una vera e propria differenziazione tra chi vive da solo e tra quanti mettono su una famiglia ed hanno dei figli. Questa sembra essere la nuova linea che vuole adottare il Governo Meloni.
Lo scopo è quello di invertire il trend demografico: ci sono troppe culle vuote, mentre l’età media degli italiani cresce.
A confermare questo progetto è direttamente Giancarlo Giorgetti, Ministro del lavoro, nel corso dell’audizione sul Def.
Meno tasse per chi fa figli
Il fatto che in Italia stiano diminuendo le nascite è stato ampiamente confermato.
È partendo da questo principio che il governo guidato da Giorgia Meloni ha intenzione di muoversi. A fare il punto sull’argomento ci ha pensato direttamente Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato che “non scopriamo certamente oggi che l’inversione della curva demografica sia una delle maggiori sfide che il nostro Paese, non l’unico in Europa, deve affrontare nel breve e lungo periodo”.
Secondo Giorgetti, a questo punto, è necessario mettere in campo una azione forte, dirompente.
Sul tavolo ci sono diverse idee, delle quali è possibile discutere in ogni sede.
Il ministro, comunque, sottolinea di non ritenere che un semplice incentivo fiscale sia sufficiente per produrre un effetto immediato sulla natalità.
Importante, anche, eliminare i disincentivi e rimuovere gli ostacoli e i limiti alla natalità.
Giorgetti ritiene che non sia possibile tassare nello stesso modo i single e quanti hanno una famiglia con figli.
Il motivo è molto semplice: quanti hanno dei figli hanno anche dei costi che, in un qual modo, vanno ad alterare il concetto della progressività del carico fiscale.
Secondo Giorgetti, inoltre, una politica che metta al centro la natalità deve essere necessariamente condivisa, perché va a condizionare necessariamente il futuro dell’Italia.
L’ipotesi su cui si sta ragionando è quella di procedere per fasi.
Il primo passo sarebbe quello di andare ad aumentare gli importi mensili dell’assegno unico per i genitori con redditi medio-bassi.
L’esecutivo avrebbe in mente di andare a ridurre le tasse ad uno dei genitori: man mano che cresce il numero dei figli, la riduzione sarebbe più corposa fino ad arrivare ad azzerare le tasse con tre o quattro figli.
Una delle ipotesi sul tavolo tira in ballo direttamente il quoziente familiare.
Non ci sarebbe uno sconto sulle tasse, ma è prevista una deduzione che riduce il reddito da tassazione, che si va a basare direttamente sul numero dei figli. Una norma che, sulla carta, è molto più costosa.
Cosa trapela fino a questo momento
Qualche piccola indiscrezione inizia a trapelare, almeno dalle parole di Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese, secondo il quale il taglio delle tasse per chi ha figli potrebbe dare “risultati immediati. Misure come la realizzazione degli asili nido non sempre garantiscono il risultato sperato. Intervenendo attraverso una leva fiscale si potrebbe dare una mano da subito e contrastare la denatalità. La soluzione potrebbe prevedere una detrazione per ogni figlio, che al momento è accordata sotto forma di deduzione pari a 950 euro a figlio fino a 21 anni di età. L’obiettivo è aumentarla portandola a 10 mila euro all’anno. Anche 5 mila euro potrebbe essere una buona proposta: in caso di tre figli vorrebbe dire 15 mila euro di detrazioni. Si aggiunga che l’assegno unico dovrebbe essere comunque confermato”.
Uno degli altri punti fermi del Governo continua ad essere il taglio del cuneo fiscale, soprattutto per i redditi medio bassi. Questo tipo di intervento dovrebbe arrivare, secondo Giorgetti, nel breve periodo.