Tassi Bce ancora giù: boccata d’ossigeno per mutui variabili. Risparmio maggiore con opzione green
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Nuova sforbiciata del costo del denaro da parte della Bce. L’istituto di Francoforte ha deciso di attuare un ulteriore taglio dei tassi di interesse, il quarto dell’anno, di 25 punti base. Una decisione che ha effetto sul mercato dei mutui e in particolar modo sui tassi Euribor, indici di riferimento sui quali vengono calcolati quelli dei mutui variabili.
Conti alla mano, i mutuatari che hanno scelto, o sceglieranno, questo tipo di finanziamento per comprare casa potranno beneficiare di rate fino a 20 euro più basse, per un risparmio sugli interessi del mutuo di oltre 4.700 euro, considerando un finanziamento a 20 anni da 150.000 euro. I numeri sono quelli di MutuiOnline.it che con l’occasione delinea il mercato dei mutui immobiliari alla luce delle decisioni della Banca centrale mentre si sta per chiudere il 2024.
Tassi: nel 2024 cala il variabile, ma il fisso rimane più conveniente
Secondo MutuiOnline.it il 2024 è stato caratterizzato da un netto cambio di rotta da parte della Bce, dopo che i rialzi avviati a luglio 2022 per contrastare l’inflazione nell’Eurozona avevano fatto schizzare i tassi alle stelle nel corso del 2023. I tagli operati da Francoforte a partire dalla riunione di giugno hanno permesso ai tassi di riferimento per i mutui variabili di calare notevolmente rispetto all’inizio dell’anno, con l’indice Euribor a 1 mese che è passato dal 3,87% di gennaio al 3,07% di novembre.
Di conseguenza, dice la piattaforma, anche il TAN medio del tasso variabile a 20 e 30 anni è calato di quasi un punto percentuale da gennaio, passando dal 4,94% al 4,04 % di novembre. Nel corso dell’anno si è registrata inoltre una crescita di richieste per quanto riguarda le surroghe, aumentate di 3 punti percentuali sul mix rispetto al 2023 e arrivate al 34,1% del totale.
La surroga è un diritto del mutuatario ed è sempre gratuita e consiste nel trasferire il mutuo da un istituto di credito a un altro, mantenendo l’ipoteca costituita al momento della sottoscrizione del contratto con la prima banca, beneficiando delle condizioni più vantaggiose offerte da quella nuova.
Con i mutui green, rata mensile 35 euro più bassa di quelli standard
Se si vuole risparmiare sui mutui, la scelta non è tanto tra tasso fisso o variabile. I mutui green rappresentano un’opzione molto interessante per i consumatori, dal momento che offrono condizioni di finanziamento più vantaggiose, con tassi di interesse mediamente più bassi di 30-40bps rispetto ai mutui tradizionali a parità di condizioni.
Si tratta di finanziamenti dedicati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica – ovvero che rientrano in classe B o superiore – o alla riqualificazione dell’abitazione con conseguente miglioramento della stessa. Secondo quanto risulta al comparatore di MutuiOnline.it , l’opzione “verde” permette dunque di godere di una rata di circa 25 € più bassa, con un importo mensile di 775,27 € contro gli 800,71 € di un mutuo tradizionale, e, considerando l’intera durata del finanziamento, il risparmio sugli interessi supera i 7.100 €. Inoltre, allungando la durata del mutuo a 30 anni e mantenendo invariato l’importo richiesto alla banca, la convenienza della migliore offerta di mutuo green disponibile su MutuiOnline.it aumenta ulteriormente, con un TAN del 2,24% contro il 2,69% per il miglior mutuo standard. Questo si traduce in una rata mensile di 35 € più leggera in favore del green (572,60 € contro i 607,61 € del mutuo tradizionale) e un risparmio sugli interessi del mutuo pari a 10.801,02 €.
Dopo la Bce, toccherà alla Fed
Negli Stati Uniti, secondo gli analisti, anche la FED che si riunirà la prossima settimana, è avviata verso un taglio dei tassi di interesse, che con ogni probabilità sarà dello 0,25%, mentre restano numerose incognite riguardo il 2025, legate principalmente ai dazi sulle importazioni promessi dal presidente eletto Donald Trump.
“Guardando fuori dall’Unione Europea, sarà importante capire come si muoveranno FED e Bank of England nel corso dei prossimi mesi” sostiene Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, “se da un lato l’indipendenza della Bce rispetto alle altre banche centrali può giovare l’economia dell’area euro, divergenze in tema di politica monetaria porterebbero l’euro a indebolirsi rispetto a dollaro e sterlina, aumentando il costo delle nostre esportazioni e quindi minando l’economia dei mercati europei.”