Tutti in pensione con Quota 41: come superare la Legge Fornero
Tra gli obiettivi che si è posto il Governo con la riforma delle pensioni, c’è il superamento della Legge Fornero.
Per centrare questo obiettivo si starebbe pensando ad una prepotente estensione di Quota 41.
Con l’allargamento di questa misura, in un certo senso l’esecutivo Meloni può affermare di essere riuscito a mandare definitivamente in pensione la riforma Fornero, così è nelle intenzioni della Lega.
In che cosa consiste Quota 41?
Ma soprattutto perché è così importante puntare ad una sua estensione? Per riuscire a dare una risposta a questa domanda è necessario dare un’occhiata a come funziona, oggi come oggi, il sistema previdenziale nel nostro paese.
I lavoratori possono accedere alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e 20 di contributi.
È possibile accedere alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi, alle donne è richiesto un anno di meno.
Queste, in estrema sintesi, sono le regole previste dalla Legge Fornero.
Alcune categorie, però, devono sottostare ad altre regole.
Tra queste ci sono le opzioni contributive della pensione di vecchiaia: per accedervi è necessario aver compiuto 71 anni e maturato cinque di contributi.
Con le opzioni contributive, per accedere alla pensione anticipata, è necessario aver compiuto 64 anni e maturato 20 anni di contributi, ma l’assegno deve essere pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
Vi è, poi, infine Quota 41 per i lavoratori precoci, che possono andare in pensione a 41 anni, indipendentemente dall’età anagrafica.
Quota 41, in estrema sintesi, permette di andare in pensione con qualche mese di anticipo rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia. Ma oggi è ristretta ad una platea ben delimitata di lavoratori.
Questo è il motivo per il quale si starebbe ragionando su una sua possibile estensione: i lavoratori potrebbero andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi: a questo punto la pensione anticipata non avrebbe più senso di esistere ed almeno uno dei due pilastri su cui si poggia la Fornero verrebbe superato.
Come funziona oggi Quota 41
Oggi come oggi, Quota 41 è una forma di pensione anticipata riservata ad alcuni lavoratori svantaggiati.
Questi soggetti hanno la possibilità di andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica, una volta che hanno maturato 41 anni di contributi. Il requisito è valido sia per gli uomini che per le donne.
Ad essere particolarmente avvantaggiati da questa misura, sono gli uomini – per loro ad essere ben precisi il requisito per la pensione anticipata matura al raggiungimento dei 41 anni e dieci mesi di contributi -: potendo usufruire di questa particolare formula hanno la possibilità di andare in pensione quasi due anni prima.
Per le donne, invece, lo sconto è solo e soltanto di dieci mesi, perché per loro la pensione anticipata arriva con 41 anni e 10 mesi di contributi.
Quota 41, come anticipato in precedenza, è riservata ad alcune categorie di lavoratori.
Vi possono accedere i precoci, che sono i soggetti che hanno maturato dodici mesi di contributi – non necessariamente continuativi – prima del compimento dei 19 anni di età.
Questo requisito, però, non è sufficiente. Per accedere a Quota 41 è necessario appartenere ad una delle seguenti categorie:
- disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento o dimissioni per giusta causa;
- caregiver;
- invalidi civili almeno al 74%;
- dipendenti che svolgono da almeno sei anni all’interno degli ultimi sette attività lavorative usuranti e gravose;
- lavoratori dipendenti addetti alle attività usuranti o ai lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.
L’estensione della misura a tutti
Che cosa potrebbe significare l’estensione a tutti i lavoratori di Quota 41?
In altre parole potrebbe significare che chiunque, nel momento in cui matura 41 anni di contributi anche se non fanno parte delle categorie appena elencate, hanno la possibilità di andare in pensione.
In questo modo, Quota 41 andrà a sostituire la pensione anticipata, che, per ovvi motivi, non avrebbe più senso di esistere.
Una seconda interpretazione più restrittiva e che sarebbe più fattibile, almeno nell’immediato, è che per tutti possa riguardare solo i precoci.
Per accedere a Quota 41 sarebbe sufficiente essere un lavoratore precoce senza appartenere ad una delle categorie svantaggiate che abbiamo appena elencato.
La prima ipotesi avrebbe un costo sicuramente più elevato rispetto alla seconda. Questo è il motivo per il quale è più facile che Quota 41 possa arrivare solo per i precoci sia l’ipotesi più fattibile, almeno a breve.