Nave container si blocca nel canale di Suez: prezzi petrolio sull’altalena
Altalena selvaggia questa settimana per i prezzi del petrolio. Il Brent è sceso di circa il 6% il 23 marzo e ieri è stato vicino a recuperare tali perdite. A pesare la notizia che una grossa nave container è rimasta bloccata nel canale di Suez, impendendo di fatto alle navi di passare.
Ever Given: la nave container che sta bloccando il commercio mondiale
Il canale di Suez è un punto vitale per il commercio globale, compresi i mercati energetici. Circa il 10% del commercio mondiale di petrolio via mare e circa l’8% del commercio mondiale di LNG passa attraverso questo canale. Ever Given è la nave container, una delle più grandi al mondi, lunga quasi quanto l’Empire State Building, che è rimasta incagliata diagonalmente nel canale dopo aver perso controllo della nave per i venti forti e una tempesta di polvere. “E’ come un’enorme balena spiaggiata” ha affermato Peter Berdowsk, AD della società olandese Boskalis che sta cercando di liberare la nave non indicando però quanto tempo ci vorrà. “Non possiamo escludere che potrebbero volerci settimane”. Otto i rimorchiatori che stanno cercando di spingere e tirare la nave. Non è chiaro quanto tempo ci vorrà per sbloccare il canele e decine sono le navi in attesa di passare arrivando a creare uno dei più grandi ingorghi marini degli ultimi anni.
La view degli analisti
“Chiaramente più a lungo dura l’interruzione, più è probabile che i raffinatori e acquirenti debbano rivolgersi al mercato spot per assicurarsi l’approvvigionamento da altrove” affermano gli analisti di ING secondo cui “gli spedizionieri dovranno anche decidere se aspettare lo sgombero della nave container bloccata o aggirare il Capo di Buona Speranza ed entrambe le scelte comporteranno dei ritardi”. Secondo Nitesh Shah, director Research di WisdomTree, l’Opec e i suoi paesi partner potrebbero scegliere di aumentare l’offerta per contrastare questo shock di fornitura ma, “date le recenti revisioni della domanda, sospettiamo che manterranno la rotta sull’offerta”. “Pensiamo che con la ripresa delle fornitura dal canale di Suez, questo premio di shock dell’offerta possa dissiparsi rapidamente” conclude.