Warren Buffett: la sua “ricetta” su salari ed economia
Aumentare gli stipendi a tutti i lavoratori che siano disposti a lavorare 40 ore la settimana. Questa una delle riflessioni fatte anni fa da Warren Buffett sul tema dei salari che risulta attuale ancora oggi. L’oracolo di Omaha ha sottolineato come, almeno negli Usa, l’Employee Income Tax Credit (EITC) costituisca uno strumento economico essenziale per l’adeguamento economico. Il piano prevede una serie di bonus governativi per integrare i salari a basso reddito e compensare, in questo modo, l’effetto delle tasse sulla previdenza sociale.
Warren Buffett, sostanzialmente, sostiene l’espansione dell’EITC, anche se, sottolinea, nessuna misura da sola è in grado di risolvere tutti i problemi. Ripercorriamo alcuni passaggi chiave della view di Buffett su economia e salari
Warren Buffett propone di aumentare gli stipendi
Non è la prima volta che Warren Buffett prende posizione sullo stato dell’economia e sulla distribuzione della ricchezza. E’ nel corso di un’intervista rilasciata alla CNN del 2016 era intervenuto sui meccanismi che potrebbero essere adottati per realizzare un sistema economico leggermente più corretto rispetto a quello attuale. Da sottolineare che le osservazioni di Buffett sono arrivate molti anni prima rispetto l’intensificarsi delle preoccupazioni legate all’inflazione.
Il miliardario era tornato sull’argomento dato che il salario minimo federale è rimasto inalterato a 7,25 dollari dal 2009 ad oggi. Le proposte per garantire uno stipendio degno di questo nome sono diventate leggermente più rilevanti al giorno d’oggi. Warren Buffett ha sostanzialmente puntato il dito contro la disparità registrata all’interno dell’economia statunitense. E ha sottolineato che
Siamo in un’economia in cui i talenti specializzati apportano somme incredibili e dove se non ti adatti davvero bene al sistema di mercato rimani indietro.
Parlando della necessità di una forma di capitalismo un po’ più inclusiva, Warren Buffett si è soffermato sul fatto che il credito d’imposta sul reddito guadagnato (che negli Usa arriva proprio grazie all’EITC) costituisca uno strumento fondamentale per procedere con un aggiustamento economico. Ha quindi sollecitato un’espansione significativa dell’EITC, anche se ha ribadito che nessuna misura singola permette di risolvere tutti i problemi. Sono necessari degli aggiustamenti mirati attraverso i quali alleviare le varie disparità economiche.
Dalle parole di Warren Buffett si capisce come prediliga un intervento da parte del governo rispetto agli aggiustamenti salariali forzati, che potrebbero avere come conseguenza una diminuzione dell’occupazione.
Buffet e il dibattito sul minimo salariale
Senza dubbio le intuizioni di Warren Buffett sullo stipendio base risultano essere degne di nota. Il miliardario, sostanzialmente, si è detto contrario all’introduzione di un salario minimo più elevato. Ma ha proposto un reddito minimo che potrebbe arrivare a seguito di una combinazione di salari del datore di lavoro e di integrazioni governative come appunto l’EITC. Il miliardario ha sottolineato che
Dobbiamo assicurarci che in un paese super-ricco, chiunque sia disposto a lavorare 40 ore a settimana abbia una vita dignitosa.
Buffett ha puntato il dito contro la fissazione di livelli salariali non realistici, che potrebbero portare all’esclusione di milioni di persone dalla forza lavoro a causa della mancanza delle necessarie competenze.
Ma perché la responsabilità di garantire un reddito minimo dovrebbe ricadere sul governo e non sulle imprese? A questa domanda Warren Buffett ha offerto una prospettiva pragmatica. L’imposizione di un requisito salariale più elevato potrebbe sconvolgere il mercato del lavoro e determinare una riduzione dell’occupazione.
Se mi dicessero che devo gestire un’attività e pagare 15 dollari l’ora i dipendenti, darò lavoro a meno persone rispetto a prima – ha spiegato -. Non voglio assumere meno persone; voglio solo che quella persona guadagni 15 dollari l’ora.
Il punto di vista di Warren Buffett mette in evidenza il fatto che le imprese svolgono un ruolo fondamentale nell’economia. Ma il governo, attraverso dei meccanismi come l’EITC, è in grado di fornire degli strumenti più efficaci e meno dirompenti per garantire che i lavoratori raggiungano una vita dignitosa. E senza compromettere i livelli occupazionali.
Nel complesso gli argomenti sollevati da Warren Buffett non risultano essere contro il capitalismo o il sistema di mercato. Puntano il dito sui metodi attraverso i quali vengono distribuiti i benefici della crescita economica. Buffett ha riconosciuto l’efficienza del sistema di mercato nel generare ricchezza, ma ha chiesto aggiustamenti per garantire una distribuzione più equa. Questa visione non implica una revisione fondamentale del capitalismo ma riforme mirate per affrontare le disuguaglianze specifiche.