Accordo Brexit: conseguenze difficili da valutare a causa del Covid
“Ritengo che questo accordo, per quanto ‘scarno’, possa essere migliore della rottura che avrebbe causato un mancato accordo. Potrà esserci ancora qualche discontinuità, data la tempistica (a una settimana dalla fine del periodo di transizione) e i termini dell’accordo, che devono per forza di cose essere, in un certo senso, peggiori di quelli di cui il Regno Unito ha goduto in precedenza”. E’ di questa opione Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, che commenta così il nuovo accordo commerciale raggiunto tra Londra e Bruxelles alla vigilia di Natale. “I prezzi dei beni al consumo potrebbero aumentare nella prima metà del 2021, anche con un accordo in atto, e la crescita essere più debole di quanto sarebbe stata – come del resto sostiene la maggior parte degli analisti – ma ritengo probabile che l’impatto del Covid renderà la valutazione delle conseguenze dell’accordo piuttosto complicata”, afferma l’esperto che si attende “di vedere una ripresa economica nel 2021 – a condizione che il vaccino rimanga efficace e venga distribuito in modo efficiente – e l’impatto dell’accordo sulla Brexit ne sarà probabilmente offuscato – lasciando a tutte le parti in causa la possibilità di rivendicare la vittoria”.