Accordo Recovery Fund, Letta: ‘Oggi Europa ha deciso un super Whatever it Takes’
“Oggi l’Europa ha deciso un super Whatever it takes. Un piano di risposte, senza precedenti, 4 mesi dopo l’inizio della crisi. L’altra volta c’erano voluti 4 anni dall’inizio della crisi del 2008 per avere il Whatever it takes del 2012 (riferimento alla famosa frase proferita dall’allora presidente della Bce, Mario Draghi)”. Così l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta scrive su Twitter, commentando l’accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul Recovery Fund e sul bilancio Ue 2021-2027.
“Il futuro è l’Unione Europea. E l’Italia ha un futuro. #EUCO”, conclude così il tweet.
La quota del Recovery Fund che spetta all’Italia è pari al 28% del valore totale. Lo ha precisato il premier Giuseppe Conte nel punto stampa con cui ha annunciato l’accordo raggiunto:
“Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso”, da 750 miliardi “di cui il 28% all’Italia”, ha precisato Conte, sottolineando che l’intervento a favore dell’Italia “è stato migliorato” rispetto alla “proposta originaria della Commissione Europea”.
“Abbiamo conservato gli 81 miliardi a titolo di sussidi e abbiamo incrementato notevolmente l’importo dei prestiti: da 91 a 127 miliardi, con un aumento di 36 miliardi”.
Nei giorni precedenti le condizioni poste dall’Olanda di Mark Rutte avevano impantanato le trattative (durate in tutto quattro giorni e quattro notti) sul Recovery Fund, scatenando l’irritazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
L’Olanda è stata tra i paesi cosiddetti frugali (tirchi, radins in francese come aveva detto settimane fa lo stesso Enrico Letta) che hanno fatto pressioni affinché i 750 miliardi di euro – inizialmente ripartiti in 500 miliardi di sussidi come chiesto dalla Germania e dalla Francia e in 250 miliardi di prestiti – comportassero maggiori prestiti.
Alla fine il paciere presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha presentato una sua proposta, che è riuscita a mettere d’accordo tutti.
Il fondo per la ripresa avrà una dotazione di 750 miliardi di euro, ripartita in 390 miliardi sotto forma di sovvenzioni e 360 miliardi in prestiti.