Aibe/Censis: Italia torna ad essere più attrattiva agli occhi degli investitori esteri
L’Italia risale la china, seppur di poco, e recupera posizioni nella classifica sul grado di attrattività per gli investitori esteri. È quanto emerge dall’ultimo Aibe Index, l’indice sintetico che misura l’attrattività del sistema-Italia realizzato dall’Aibe (Associazione Italiana delle Banche Estere) in collaborazione con il Censis.
A maggio l’indice è salito da un valore di 40,3 punti registrato nel 2017 a 43,5 punti (era 47,8 nel 2015/2016 e 33,2 del 2014). Nella classifica fra le prime 10 economie mondiali con più maggiore capacità di attrazione di investimenti esteri, l’Italia è passata dal decimo all’ottavo posto. In pole position c’è la Germania (l’anno scorso al secondo posto che ha scalzato la Cina dalla vetta (nel 2017 era suo il primo posto). Al terzo e quarto posto ci sono rispettivamente gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Secondo l’opinione del panel consultato, per incrementare il grado di attrattività l’Italia deve guardare al proprio interno, procedendo sulla via delle riforme strutturali di carattere nazionale (il 61,9% delle indicazioni) e solo in secondo luogo perseguire la strada di una maggiore integrazione politica dell’Unione europea (24%). E per migliorare la capacità di attrazione degli investimenti l’Italia dovrebbe intervenire prioritariamente sul carico normativo-burocratico (73,2%), su quello fiscale (63,4%), sui tempi della giustizia civile (31,7%) e infine costo del lavoro (19,5%).